GREEN FINANCE DAY 2013

  • VedoGreen: nel 2012 le aziende green italiane quotate crescono per fatturato (+3%) ed EBITDA (+13%) e confermano la marginalità media più elevata in Europa (EBITDA margin 25% vs 16%); +20% la performance dell’indice green Italia (vs +16% del FTSE Italia All Share)
  • Esperti di green economy e finanza sostenibile si sono confrontati su mercati dei capitali, trend tecnologici e potenzialità normative della green economy
  • Gli AD di importanti aziende green italiane hanno illustrato la loro esperienza di innovazione e creazione di lavoro, confrontandosi con illustri personalità politiche e istituzionali
  • L’analisi della Green Economy sviluppata da VedoGreen nella duplice prospettiva dell’impresa e dell’investitore intende offrire un orientamento alle Istituzioni per un’efficiente allocazione delle risorse nei settori a maggior potenzialità di crescita economica

 

Roma, 9 dicembre 2013

La Green Economy ha mostrato anche in Italia un andamento positivo nel 2012, con una crescita media del 3% in termini di ricavi e del 13% in termini di EBITDA e con un indice Green Italia che ha registrato una performance borsistica da inizio anno pari al +20%, sovraperformando il FTSE Italia All Share che ha chiuso a +16%. Lo rende noto il rapporto “Green economy on capital markets” giunto alla sua terza edizione e presentato oggi a Roma presso la Sala Adrianea degli Horti Sallustiani, nell’ambito del GREEN FINANCE DAY, l’evento ideato e organizzato da VedoGreen con il patrocinio di Borsa Italiana. Un evento che ha richiamato numerosi partecipanti, tra cui importanti esponenti del mondo istituzionale, politico, imprenditoriale e finanziario italiano. In base al rapporto, l’Italia “green” si conferma il Paese a più elevata marginalità (25% rispetto a una media europea del 16%). Analoga crescita si registra a livello europeo con un +10% in termini di ricavi e un +22% di EBITDA (dati 2012).

Nella compagine azionaria delle aziende green italiane predominano i capitali esteri: su un totale di 56 investitori istituzionali presenti, il 75% è straniero, principalmente di provenienza statunitense, britannica e svizzera. Tra gli investitori più attivi si segnalano Eurizon Capital, Kairos Partners, Dimensional Fund Advisors, KBC Asset Management NV, The Vanguard Group, AcomeA SGR, Sella Gestioni SGR, VG SA, Tredje AP-fonden, Bessemer Investment Management.

Anna Lambiase, amministratore delegato di VedoGreen, presentando in anteprima i risultati della III edizione dello studio GREEN ECONOMY ON CAPITAL MARKETS, ha così commentato: “Il comparto delle aziende green si conferma non solo in Italia, ma anche a livello europeo uno dei più interessanti e con tassi di crescita superiori a quelli di altri settori. Uno sviluppo sostenuto da idee imprenditoriali innovative e da una forte componente tecnologica che rendono le industrie green appetibili per il mondo della finanza e degli investitori. Come VedoGreen abbiamo un monitoraggio permanente del comparto anche in vista di potenziali ingressi nel capitale di nuovi investitori o di avvio di processi di quotazione in Borsa per quelle aziende – e sono numerose a mio giudizio – con le caratteristiche patrimoniali e di business più idonee.

Lo studio è stato realizzato su un campione di 117 società green quotate sui principali listini europei, di cui 17 quotate su Borsa Italiana. Il panel europeo comprende società quotate sui mercati UK (30%), Germania (28%), Paesi Scandinavi (15%) e Francia (12%).

Il campione di aziende quotate green in Italia comprende 17 società: Alerion CleanPower, Biancamano, Eems, Enertronica, ErgyCapital, Falck Renewables, Fintel Energia Group, Frendy Energy, Industria e Innovazione, Isagro, K.R. Energy, Kinexia, Landi Renzo, Sacom, Sadi Servizi Industriali, True Energy Wind, TerniEnergia.

Le principali strategie annunciate dalle società italiane riguardano: internazionalizzazione verso Paesi emergenti (Sud Est Asiatico, Sud America, Sud Africa) attraverso operazioni di M&A e/o investimenti diretti; investimenti in tecnologie innovative per l’innovazione di prodotto e di processo (efficienza produttiva); diversificazione del business in segmenti contigui; integrazione sulla catena del valore; diversificazione per Paese e tecnologia con maggiore attenzione alle possibili sinergie industriali; partnership societarie, commerciali e industriali.

Il GREEN FINANCE DAY ha portato all’attenzione delle istituzioni le potenzialità della Green Economy nazionale, attraverso la testimonianza di innovazione di aziende in grado di fornire un contributo al rinnovamento del sistema produttivo portando valore aggiunto in termini di sostenibilità ed eco-compatibilità. L’innovazione tecnologica green rappresenta un’eccellenza Made in Italy riconosciuta e richiesta a livello internazionale. L’analisi approfondita della Green Economy sviluppata da VedoGreen nella duplice prospettiva dell’impresa e dell’investitore offre un orientamento alle Istituzioni per un’efficiente allocazione delle risorse nei settori a maggior potenzialità di crescita economica.

Hanno partecipato al dibattito su GREEN ECONOMY E FINANZA SOSTENIBILE: Marco Giorgino, Presidente VedoGreen, Anna Lambiase, Amministratore Delegato di VedoGreen, Claudio Gagliardi, Segretario Generale Unioncamere, Sergio Buonanno, Managing Director del Fondo IDeA Efficienza Energetica e Sviluppo Sostenibile gestito da IDEA CAPITAL FUNDS SGR (che ha illustrato GreenItaly1, la prima SPAC italiana specializzata nelle imprese della Green Economy), Annachiara Annino, partner di ISPO Ricerche, Massimo Guasconi, Presidente CCIAA di Siena (con un intervento su trend tecnologici settoriali e vetrina brevetti green) e Francesco de Leonardis dello Studio legale DLS (con un intervento sulle potenzialità normative nei settori green).

Sul tema ha portato la sua testimonianza anche l’Onorevole Alfonso Pecoraro Scanio, già Ministro dell’Ambiente nel governo Prodi e Presidente della Fondazione Univerde, attiva nella promozione di una cultura ecologista.

Nell’ambito della tavola rotonda dedicata al tema INNOVAZIONE E CREAZIONE DI LAVORO CON LA GREEN ECONOMY, moderata da Diego Gavagnin (Senior fellow Wec Italia), gli Amministratori Delegati di 10 importanti aziende green italiane hanno illustrato la loro esperienza imprenditoriale confrontandosi con illustri personalità politiche e istituzionali.

In particolare hanno preso parte al dibattito: Maurizio Pernice, Direttore Generale Ministero dell’Ambiente, Raimondo Orsini, Direttore Fondazione per lo sviluppo sostenibile SUSDEF, Ignazio Abrignani, Vice Presidente Commissione Attività Produttive Commercio e Turismo Camera dei Deputati – Forza Italia.

Le aziende che hanno partecipato:

  • Samuele Mazzini – Presidente e Amministratore Delegato SMRE
  • Federico Zacaglioni – Head of corporate communication TERNIENERGIA
  • Vito Nardi – Amministratore Delegato ENERTRONICA
  • Davide Scarantino – Amministratore Delegato INNOVATEC
  • Guerino Loi – Amministratore Delegato THOLOS
  • Andrea Chinellato – Amministratore Delegato ELECTRA ITALIA (GRUPPO BKW S.A.)
  • Lorenzo Bagnacani – Amministratore Delegato LADURNER ENERGY
  • Michele Rubino – Direttore Commerciale BETA RENEWABLES (GRUPPO MOSSI & GHISOLFI)
  • Luciano Falqui – R&D Project Manager PLASTICA ALFA

Main Sponsor dell’evento: IR Top, Dintec, IDeA Capital Funds e Hogan Lovells.
Partner: Italeaf, ISPO, Studio Legale DLS, Utopia Lab e Luiss Valore.
Media Partner: Tekneco, Mergermarket, Affaritaliani.it, La mia Finanza Green e Chimica Web.

Scarica il comunicato stampa del Green Finance Day

 

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