ERG [ERG.MI] ha raggiunto ieri un accordo con International Power Consolidated Holding Ltd (100% GDF SUEZ) per l’acquisizione dell’80% del capitale di IP Maestrale, primario operatore in Italia nel settore dell’energia rinnovabile da fonte eolica con una capacità installata di 636 Megawatt, di cui 550 Megawatt in Italia e 86 Megawatt in Germania. Multiplo implicito 1,35 mln eu/Megawatt a fronte Ev medio stimato per gli impianti in esercizio in Italia pari a 1,60 mln eu/Megawatt e un EBITDA stimato pari a Eu120mn.

Per Erg la notizia è positiva: il gruppo diventa il primo produttore di energia eolica in Italia a condizioni vantaggiose rispetto a valori di transazione di mercato “normali” anche considerato che gli impianti acquisiti hanno un’efficienza elevata, ovvero 2mila ore anno, sopra la media italiana di 1.700 ore anno.

Lo sconto si spiega probabilmente con il fatto che: sul mercato non ci sono molti acquirenti; gli asset ceduti non sono nuovissimi essendo stati oggetto di revamping circa 3 anni fa. Dopo la cessione del portafoglio di GDF restano sul mercato ancora 1.400 Megawatt, incluse autorizzazioni e impianti in costruzione, offerti da Edison e Alpiq. Su Edison in particolare si era concentrata l’attenzione di Erg che a questo punto potrebbe non essere più della partita.

Falck Renewables [AA4.MI] viene invece citata oggi in un articolo del Sole24Ore ricordando che è attualmente alla ricerca di un partner di minoranza nella divisione eolica: 655Megawatt in esercizio a fine settembre, 80Megawatt in costruzione e autorizzati. La transazione sugli asset di GDF Suez mette in evidenza ancora una volta la sottovalutazione di Falck rispetto agli attuali valori di Borsa. Applicando il multiplo di 1,35 mln eu/megawatt agli asset nel wind perveniamo a una valutazione in termini di Ev pari a 890 mln eu.

Al netto del debito non recourse agganciato agli asset (inclusi i derivati) arriviamo a un equity value di 212 mln eu che ci confronta con una capitalizzazione di Borsa di 280 mln eu. Restano fuori 61Megawatt di impianti in esercizio con una elevata duration: 45 WTE/Biomasse e 16 solari che tratterebbero quindi con un multiplo implicito di 2.3 volte mln eu/ Megawatt: la metà di media tra il valore di mercato sulla base delle più recenti transazioni e un ragionevole fair value basato su un Dcf.

Vediamo quindi un potenziale di rialzo almeno del del 50% sugli asset non eolici a cui si dovrebbe poi aggiungere quello degli asset in costruzione e autorizzati pari a 80MWp e un pipeline di 112MWp (e un debito corporate di 96 mln eu a fine settembre). Confermiamo pertanto la nostra raccomandazione INTERESSANTE, con target di 1,60 eu.

A cura dell’Ufficio Studi di Websim