Ore 08:53 La Borsa americana ha registrato la peggiore chiusura dallo scorso giugno, con l’indice S&P che ha perso l’1,5%, Dow Jones -1,1%, Nasdaq -2,1%. L’imminenza di un attacco militare alla Siria da parte di Usa, Gran Bretagna e Francia ha fatto impennare le quotazioni del petrolio: dopo essere salito ieri di oltre il 3%, il prezzo del Brent guadagna stamattina un altro 2,2% a 116,9 dollari al barile; il Wti è salito a 111,8 dollari al barile (+2,6% stamattina dopo il +2,9% di ieri). Il ribasso prosegue stamattina sulle Borse asiatiche: a Tokio l’indice Nikkei ha chiuso in calo dell’1,5%, Hong Kong perde l’1,3%, Mumbai -1,3%, positiva Shanghai +0,2%, invariata Seul. Sul mercato delle valuta il cambio euro/dollaro è stabile a 1,337. Dopo il rialzo di ieri, il franco svizzero si è assestato a 1,2288 contro l’euro. Oggi dall’America arriveranno dati sulle vendite di case. I future sulle Borse europee sono in ribasso dello 0,6%. Titoli di Stato. La tornata d’aste di fine mese prosegue oggi con i Bot: l’offerta è di 8,5 miliardi di buoni a 6 mesi. Analisi tecnica Borse. S&P500 (1.630 -1,5%). Suggeriamo di continuare a limitare il peso degli investimenti sulla piazza americana, continuando a preferire Europa “periferica”. Nuovi acquisti sono da considerarsi sempre più rischiosi, meglio se effettuati sulle flessioni: prima fascia 1.600/1.560 p.ti. FTSE/MIB (16.579 -2,3%). Prosegue violenta la fase di correzione che potrebbe andare avanti ancora sino alla prima importante fascia di sostengo verso 16.500/16.300 punti, cioè lo spartiacque intermedio dell’ampia banda laterale in corso da più di un anno. L’impostazione resta infatti neutrale tra il forte supporto strategico verso 15 mila punti e l’importante fascia resistenziale verso 17.500/18.000 punti. DAX (8.242 -2,2%). Monitoriamo l’area dei massimi storici a quota 8.600, obiettivo finale del movimento in corso, e i primi supporti verso 8mila punti. Ai prezzi attuali è meglio attendere per nuovi acquisti. Quadro Positivo. GIAPPONE (Nikkei 13.338 -1,5%). L’indice giapponese resta vicino ai supporti/area d’acquisto verso 13.500/12.500. Il quadro di fondo resta rialzista. Stop loss al cedimento di area 12mila. Quadro Positivo. INDIA (BSE500 6.376, -1,8%). Dopo la nuova brusca caduta è scattato il nostro stop loss prudenziale a quota 6.600. BRASILE (Bovespa 50.091 -2,6%). L’importante area supportiva verso 46mila punti, più volte segnalata da Websim come punto di ri-partenza, sta funzionando. Accompagniamo gli acquisti per target verso quota 55mila. Alziamo lo stop loss sotto 44mila punti da 41mila. Giudizio Interessante. Variabili macro. Petrolio. Volano le quotazioni sul rischio di un attacco militare alla Siria: Brent a 116,9 usd (+2,2%) e Wti 111,8 usd (+2,6%). Strategia BRENT: prendiamo profitto sugli acquisti fatti in area 107 usd (target iniziale era 113 usd). Per nuovi acquisti preferiamo attendere. In caso di ulteriori allunghi cominceremo ad aprire delle posizioni “short” verso 118 con incremento in caso di improbabili guizzi verso 125 usd. Strategia WTI: sfortunatamente non sono scattati gli acquisti sulle flessioni 100/98 usd, suggeriti durante luglio scorso. Preferiamo ora aspettare eventuali estensioni verso 114/115 usd per attivare il primo “short”. Oro (1.427 usd, +0,9%). Abbiamo aperto le prime posizioni short in area 1.400 usd. Incrementeremo gli short in caso di improbabili estensioni verso 1.550 usd per target verso 1.220 usd. Collochiamo lo stop loss sopra 1.600 usd. Forex. Euro stabile: Euro/dollaro a 1,337. Per ora nessuna novità di rilievo sul piano grafico. Bond. Il Bund future (140,5) comincia a prendere le distanze dai minimi di periodo (139) nonché fascia supportiva (140/138), dove abbiamo più volte suggerito di prendere profitto sugli “short” suggeriti in precedenza. Manteniamo una visione di fondo ribassista e venderemo in caso di spunti verso 142/144. Bond periferici. Lo spread Btp/Bund è 259. Oggi l’asta dei Bot.   A cura di Websim