20 giugno 2013 – Anche la prospettiva di vincere un premio e di essere riconosciuti pubblicamente come l’eccellenza mondiale dell’investimento responsabile può contribuire a incoraggiare la trasparenza e le best practice da parte degli investitori.

E’ questo il motivo per cui sono stati creati gli awards for best Responsible Investment, basati sulle informazioni pubblicamente disponibili e assegnati da una giuria che analizza le best practice in termini di semplicità, rilevanza, trasparenza e processo.

Responsible Investor e il Responsible Finance Research Charity hanno analizzato oltre 1.000 fondi pensione a livello mondiale per verificare quali pubblicasero un report annuale o tenessero una rendicontazione delle attività di investimento responsabile. Della giuria facevano parte Tessa Hebb (Carleton Centre for Community Innovation, Canada), Andreas Hoepner (University of St Andrews, Scozia), Catherine Howarth (ShareAction), Rob Lake (ex-PRI), Steve Lydenberg (Domini Social Investments) e Hugh Wheelan (Responsible Investor).

I premi per il 2013 sono stati vinti dal fondo pensione PFZW per la categoria dei fondi superiori a 25 miliardi di sterline e dal fondo pensione britannico Environment Agency per la categoria sotto i 25 miliardi di sterline.

Nella categoria fino a 25 miliardi sono stati encomiati il Folketrygdfondet (Norvegia) e il VicSuper (Australia), e hanno avuto la nomination Church of England (Regno Unito), il Construction & Building Unions Superannuation (Australia), il National Pensions Reserve Fund (Irlanda), il New Zealand Superannuation Fund (Nuova Zelanda) e l’ OPSEU Pension Trust (Canada).

Nella categoria superiore ai 25 miliardi di euro hanno ricevuto l’elogio CalPERS (Usa) e Folksam (Svezia), mentre hanno ricevuto la nomination l’Australian Future Fund (Australia), il BT Pension Scheme (Regno Unito), l’AP4 (Svezia),il GEPF (Sud Africa) e il PREVI (Brasile).

Non rimane che chiedersi quando sarà la volta di un fondo italiano.

Fausta Chiesa

 

A cura di ETicaNews