Un’enorme massa di liquidità pronta a far ripartire l’economia italiana. Antonio Tajani e Olli Rehn, vicepresidenti della Commissione Ue, hanno dato il via libera formale all’Italia per il pagamento dei debiti pregressi della Pubblica amministrazione attraverso l’emissione di nuovi titoli di Stato. Finalmente la Ue ha riconosciuto che se lo Stato italiano utilizzerà questa modalità per pagare i debiti con le aziende non scatterà la procedura di infrazione per avere sforato il limite del deficit.

Si stima che i crediti incagliati delle imprese verso la Pubblica amministrazione siano compresi fra i 70 e i 100 miliardi di euro e con tempi medi di pagamento intorno a 180 giorni.

L’Unione europea ha invitato il governo italiano a proporre un piano di pagamento, nell’ambito di due anni, senza rischiare che ciò comporti la violazione del Patto. L’ipotesi è quella di attivare pagamenti per 40-50 miliardi in due anni. Non si tratta di noccioline: 40 miliardi di euro sono una cifra pari al 2,5% del Pil.

I debiti della Pubblica amministrazione verso le aziende sono debiti già iscritti in bilancio, quindi già contabilizzati nel Debito pubblico.
Il problema del pagamento di questi debiti alle aziende è che, se fosse effettuato tutto in un’unica soluzione, andrebbe ad impattare sul Deficit pubblico e sui relativi parametri imposti dalla Ue (deficit al di sotto del 3% del Pil).

Pagando invece le imprese con titoli di Stato (che poi potrebbero rivendere sul mercato), lo Stato non avrebbe un esborso immediato di cassa e quindi la misura non impatterebbe sul deficit mantenendo invariato il Debito pubblico.
Notizia ottima per le società che vantano crediti con la Pubblica amministrazione.

Telecom Italia [TLIT.MI] aspetta pagamenti per 1 miliardo di euro di cui la metà è già scaduta.

A2A [A2.MI], Iren [IREE.MI], Hera [HRA.MI], Acea [ACE.MI] hanno tutti crediti nei confronti delle istituzioni locali.

Tra le small cap troviamo società come Engineering [ENG.MI] e Tbs [TBS.MI] che si occupano di fornire soluzioni software anche per le P.A..

Notizia positiva per Biancamano [BIAN.MI] (oggi +7%) il cui business è focalizzato nella gestione dei rifiuti, Servizi Italia [SERIT.MI] che fornisce servizi di lavaggio e sterilizzazione per gli ospedali.

“Per fare solo un esempio – spiega un analista – secondo le mie stime una società come Tbs che conta 100 milioni di crediti in Italia, nel 2011 potrebbe vedersi finalmente pagati crediti per circa 60 milioni nei confronti della pubblica amministrazione”.

Importanti effetti anche per Ansaldo Sts [STS.MI] che genera un terzo del fatturato in Italia di cui la maggior parte con la pubblica amministrazione.

 

A cura di Websim