30 maggio 2013 – Misurare e gestire l’impatto dei propri investimenti è essenziale per qualunque società. È però ancora più fondamentale per quegli enti che fanno del miglioramento della società la propria missione. Per questo motivo Evpa (European Venture Philanthropy Association), il più sviluppato network europeo di social investor, ha raccolto le esperienze di 27 investitori istituzionali, di numerose società partecipate, di consulenti e università e le ha raccolte e condensate raccolte in una guida pratica con l’obiettivo di aiutare sia i social investor sia i social business a gestire meglio le proprie risorse. È nato in questo modo il report: “Una guida pratica per misurare e gestire l’impatto”.

«Che senso ha misurare il proprio impatto? – scrive in apertura del report Elena Barone Suarez, Direttore Amministrativo di Impetus trust – Per saperlo chiedetelo a un’organizzazione che abbia uno scopo sociale e ti risponderà che serve per dimostrare che ciò che fa ha un effetto, offre ai finanziatori la sicurezza che i loro soldi sono stati ben spesi, oltre che offrire storie ed esempi per trovare futuri finanziatori». Fornire infatti evidenze quantitative rispetto all’utilità della propria azione è fondamentale per quelle entità che hanno un impatto positivo sulle società. L’obiettivo è, perciò, in primo luogo quello di attrarre fondi e finanziamenti attraverso una rendicontazione più dettagliata ed efficace.

Ma esiste anche un secondo beneficio: misurare il proprio effetto sulla società. Una quantificazione delle risorse più accurata può infatti anche aiutare a migliorare la gestione del proprio capitale. Come, infatti, afferma Lisa Hehenberger, direttore di Evpa: «In un’epoca in cui i dati la fanno da padrone, la questione della valutazione degli effetti è di grande importanza per tutti gli investitori e per le organizzazioni nel settore sociale che dichiarano di avervi un impatto. Ma misurare gli outcome non è tutto. I dati che derivano da queste misurazioni devono essere utilizzati per migliorare l’effetto finale: per ridefinire e ottimizzare i programmi, per prendere decisioni in modo cosciente e per massimizzare gli outcome».

Per rende accessibile il report a tutti i soggetti interessati, la guida è strutturata seguendo un percorso chiaro e consequenziale che aiuta a impostare in maniera strategica il proprio piano di gestione. Inoltre numerosi esempi pratici e consigli utili sono forniti, per facilitare la comprensione e l’implementazione. Il modello di gestione e misurazione dell’impatto proposto da Evpa è perciò impostato secondo cinque step consequenziali volti a creare e diffondere maggior valore: 1. Prima di tutto l’ente deve definire in modo chiaro e dettagliato i propri obiettivi, ricordando che può questi sono spiegati con chiarezza, più, in un secondo momento, sarà facile valutare il proprio impatto; 2. Secondariamente gli stakeholder coinvolti devono essere identificati e studiati, è essenziale infatti conoscerli al meglio per ottimizzare l’utilizzo delle risorse a disposizione; 3. È necessario successivamente misurare e quantificare i risultati ottenuti; 4. I risultati non sono però tutto, è perciò fondamentale verificare l’impatto della società e definire il valore creato; 5. Infine agli enti è consigliato monitorare il proprio andamento e, non da ultimo, fare reporting con l’obiettivo di diffondere i propri risultati in modo da poter attrarre nuovi investitori.

Elisabetta Baronio

 

A cura di ETicaNews