16 dicembre 2013 – Il gruppo genovese Erg darà il via all’ingresso di Unicredit nel capitale sociale della sua controllata attiva nelle energie rinnovabili, Erg Renew, con una quota attorno al 5%.

Dopo aver accompagnato l’azienda nel delisting nel 2010, Unicredit ha avuto modo, nei tre anni successivi, di seguire la crescita che ha portato Erg a diventare il primo gruppo italiano nel settore dell’energia eolica, culminata con l’acquisizione degli asset italiani di Gdf Suez. In questo momento, con 1,05 megawatt installati copre il 14% del mercato totale, quasi il doppio di Edf Italia (623 megawatt) ed ha conquistato un posto di rilievo anche nello scenario europeo, dove si posiziona all’ottavo posto sempre per capacità installata.

Ma a breve potrebbe scalare qualche gradino, proprio grazie ai fondi freschi in arrivo. I primi obiettivi sarebbero già stati individuati in campi eolici nell’est-europeo, mentre i progetti di sbarco al di là dell’Atlantico, in particolare in Brasile, richiederebbero tempi un po’ più lunghi e l’individuazione di un partner locale. Mentre in Italia Erg punta a investire nel settore del waste-to-energy, soprattutto cogliendo le possibilità che potrebbero arrivare dalla dismissione di centrali elettriche da riconvertire a termovalorizzatori.

Ad ogni modo, l’obiettivo annunciato dall’ad del gruppo Erg, Luca Bettonte è quello di portare il margine operativo lordo da 400 a 500 milioni entro il 2015. Ovviamente sperando che si concluda con un nulla di fatto o con una multa contenuta l’inchiesta aperta dalla procura di Roma per una presunta frode fiscale da 900 milioni, per un giro di fatture con una società caraibica per la fornitura di carburanti che gli inquirenti ritengono possa essere collegata a Total.

Fonte: Affari&Finanza, 16/12/2013