19 marzo 2013 – L’economia, soprattutto quella corporate, è in crisi. E’ ormai sempre più evidente che, per sopravvivere, il sistema deve cambiare radicalmente. Il problema più grande non è la scarsità di idee né di proposte concrete e nemmeno di persone disposte a impegnarsi per un cambiamento concreto. Quello che manca è un nuovo modello organizzativo: una nuova filosofia d’impresa capace di capitalizzare le risorse e dar loro una nuova direzione.

Il processo produttivo si svolge sempre di più al di fuori delle mura della fabbrica, coinvolgendo consumatori, risorse comuni come l’open source software, comunità di innovazione a cui appartengono esperti amatori, fornitori e anche competitor, e i membri del nuovo pubblico della Rete, che crea reputazione e nuove forme di brand (Firefox per esempio).

Adam Arvidsson, professore associato di Sociologia all’Università Statale di Milano, e Alex Giordano, co-direttore del Centro Studi Etnografia Digitale, fondatore di Ninja Marketing e docente allo Iulm, in “Societing Reloaded. Pubblici produttivi e innovazione sociale” (Egea 2013, 288 pagine, 25 euro) sostengono che i consumatori stanno diventando sempre più produttivi e trasformano i beni di consumo in una sorta di mezzi di produzione. Il libro intende proporsi come parte di una discussione, una testimonianza degli scambi avvenuti tra appassionati di ricerca convinti che la crisi non stia nell’idea di mercato in sé, ma in un certo modo di considerare e vivere il mercato che oggi, alla luce delle evoluzioni socio-culturali e tecnologiche in corso, non è più accettabile.

Societing costituisce un nuovo modo di fare impresa e una nuova concezione del valore che siano adatti a una nuova situazione produttiva e alle nuove sfide che ci aspettano.

«Crediamo – affermano gli autori – che costruire una nuova sfera pubblica di questo tipo possa portare a una miglior connessione tra economia e società, una maggiore coerenza tra ciò che è socialmente desiderabile e ciò che ha valore economico. Il societing è un tentativo di assecondare la socializzazione dei processi produttivi, in atto da qualche decennio, con una nuova filosofia d’impresa che riconosca il ruolo sempre più attivo dei consumatori e degli altri stakeholder, e che si apre a una loro partecipazione attiva anche nella determinazione del valore della ricchezza prodotta.

Il volume farà chiarezza su molte parole alla moda come Social Innovation, start up, monete alternative, peer to peer economy, smart city, stampanti 3d, story telling, netnografia, dando loro un senso che vi mostrerà come già nel presente ci sono gli anticorpi per uscire da una crisi che non ha futuro.

 

A cura di ETicaNews