26 ottobre 2012 – Se siete abituati a gettare gli scontrini fiscali o i fazzoletti usati nel contenitore della carta, oppure a buttare i recipienti in pyrex e i bicchieri di cristallo rotti nel cassonetto del vetro, è forse giunta l’ora di correggere il tiro e ripassare le norme del galateo ecosostenibile. Quelli che all’apparenza porrebbero sembrare solo trascurabili peccatucci veniali sono in realtà veri e propri passi falsi che possono compromettere il risultato finale di una filiera che deve mantenersi integra lungo tutto il suo percorso; è infatti sufficiente un solo grammo di ceramica (o di vetro-ceramica, come il pyrex appunto) all’interno di una bottiglia riciclata per far sì che il prodotto non possa essere venduto. Migliore è la qualità dei materiali raccolti, maggiori saranno i risultati finali ottenuti in fase di riutilizzo, perché raccolta differenziata di qualità e riciclo fanno parte del medesimo grande processo virtuoso che consente di dare nuova vita a molti materiali (acciaio, alluminio, carta, legno, plastica e  vetro) che rappresentano la materia prima per parecchi imballaggi di uso comune.

In questa prospettiva, le tavole dei “dieci comandamenti” redatte da Conai (il Consorzio Nazionale Imballaggi a cui aderiscono oltre 1.400.00O imprese) intendono fornire le direttive di massima per una corretta gestione della raccolta differenziata.

di Andrea Milanesi – Sette (supplemento Corriere della Sera)

 

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