ore 09.06 – 13.10.2015
Stamattina gli analisti di Exane Bnp Paribas hanno tagliato il prezzo obiettivo sul titolo a 7,5 euro dai 9 euro precedenti. Giudizio Underperform. Sul titolo oggi peserà anche il calo del greggio che ieri ha perso il 5,2%. Saipem è stata la miglior blue chip della settimana scorsa a Piazza Affari con un guadagno complessivo che ha sfiorato il 19%.
Diciannove punti percentuali in un’ottava Saipem non li guadagnava dal 2008. Secondo il Messaggero, il piano di rifinanziamento e ricapitalizzazione di Saipem dovrebbe prevedere in un primo tempo la cessione da parte di Eni [ENI.MI] di una quota del 15-20% a FSI (Cdp) per 590-790 milioni di euro, e successivamente il lancio di un aumento di capitale da 3,5 miliardi di euro e rifinanziamenti per complessivi 4,5 miliardi.
Eni venderebbe le azioni a circa 9 euro l’una, ovvero il prezzo raggiunto ieri. Il debito di Saipem post-aumento di capitale scenderebbe a 2,20-2,40 miliardi, mentre la quota Eni si diluirebbe al 23-28%, con conseguente deconsolidamento della società.
Venerdì il gruppo ha comunicato di essersi aggiudicato nuovi contratti nell’offshore per un valore superiore ai 600 milioni di euro distribuiti in Arabia Saudita e Angola. Il numero uno di Eni [ENI.MI], Claudio Descalzi, ha ribadito che la controllata Saipem è un gioiello e che l’obiettivo resta quello di deconsolidare il suo debito pari a 5,5 miliardi di euro. Uno degli obiettivi principali del gruppo è quello di alleggerire la posizione debitoria e la cessione della divisione Drilling andrebbe in questa direzione. La maggior parte degli analisti mantiene ancora un atteggiamento prudente sul titolo Saipem.
Il totale degli analisti censiti da Bloomberg è 30, soltanto uno consiglia di comprare e 14 di vendere. Il target price si è progressivamente ridimensionato a 7,71 euro.
A cura di WebSim