Il colosso americano annuncia a sorpresa una revisione al rialzo dei target di vendita per il 2013 e balza in Borsa di oltre il 40%. In Italia occhi puntati su TerniEnergia.
First Solar [FSLR.O] (38 usd) ha chiuso ieri sera le contrattazioni a NY in rialzo del 46%, il maggiore guadagno dalla sua quotazione nel novembre del 2006. Ad accendere l’interesse degli investitori l’annuncio, a sorpresa, della revisione al rialzo delle sime di fatturato 2013 da 3,8 a oltre 4 miliardi di dollari. Firt Solar ha comunicato anche che le consegne di moduli saranno tra 1,6 e 1,8 gigawatt e l’utile per azione tra 4 e 4,5 dollari. La media delle stime degli analisti calcolata da Bloomberg era invece pari a 3,57 dollari per azione.

First Solar sta quindi consolidando la bontà del proprio modello di business che affianca a quello tradizionale, della produzione di moduli fotovoltaici, la realizzazione di impianti “utility scale” con il meccanismo del BOT ovvero Build Operate Transfert. Un esempio: il progetto Desert Sunligth nel sud della California che prevede la realizzazione di impianti per un totale di 550 Megawatt. In base alla pipeline di progetti già autorizzati la società si aspetta di generare 12 miliardi di dollari di fatturato nei prossimi 3 anni.

L’annuncio di First Solar ha galvanizzato l’industria fotovoltaica che ritrova un po’ di fiducia dopo una lunga serie di cattive notizie culminate con la situazione di prefallimento del principale produttore di moduli al mondo la cinese Suntech [STP.N]. Quest’ultima ieri sera a Wall Strett è anch’essa rimbalzata violentemente insieme a LDK [LDK], SunPower, Trina [TSL] e Memc [WFR] (che controlla SunEdison).

Oggi in Europa a guidare i rialzi è SolarWorld [SWVG.DE] +15% seguita dalla norvegese REC [REC.OL] +13%, Wacker Chemie [WCHG.DE] +8% e dal produttore tedesco di inverter SMA Solar [S92G.DE] che sale del 7%. In Italia timida reazione di EEMS [EEMS.MI] +1,19% mentre TerniEnergia [TRNI.MI] lascia sul terreno poco più dell’1%.

Ma se si estende lo sguardo oltre l’anno, la strada di un recupero per le società dell’industria fotovoltaica è ancora molto in salita. .

E’ abbastanza normale che un newslfow leggermente positivo basti per generare violenti rimbalzi che tuttavia non sembrano destinati a durare considerato che i problemi strutturali dell’industria sono tutt’altro che vicini ad una soluzione.

 

A cura dell’Ufficio Studi di Websim