28/07/2014

TE Wind [TEW.MI] ha raccolto con un bond altri 3,6 milioni di euro per procedere nell’ambizioso piano di rafforzarsi come leader in Italia nella produzione di energia elettrica con impianti mini-eolici, e per diventare contestualmente un importante punto di riferimento in Europa.
Il primo periodo di sottoscrizione del prestito è durato solo una settimana e si è chiuso il 15 luglio scorso con l’intervento di sei investitori professionali.

Il prestito, della durata di 6 anni, prevede un tasso di interesse pari al 6% sul valore nominale e ha un importo massimo nominale di 10 milioni di euro.

“Pensiamo di riaprire il prestito a fine settembre per raccogliere altri 4-5 milioni”, dice il vice-presidente e amministratore delegato, Ciro Mongillo TE Wind Mongillo.jpg(nella foto).

Sbarcata in Piazza Affari nell’ottobre 2013, sul segmento Aim, raccogliendo 8 milioni di euro, TE Wind sta tenendo fede alle promesse di arrivare al primo anniversario della quotazione con nuovi impianti attivi per una potenza installata pari a 2,4 MW, che si vanno ad aggiungere agli 1,4 MW già installati attraverso la controllata Windmill Srl.

“Il nostro piano industriale sta andando avanti più rapidamente del previsto – dice Mongillo – e al tempo stesso si definisce anche la nostra strategia per gli anni a venire”. La parola d’ordine è diversificazione, non per allontanarsi dal mini-eolico, ma per mettere al riparo gli investimenti dal rischio di mutamenti degli incentivi italiani.

TE Wind ha recentemente firmato il Memorandum di intesa con il gruppo statunitense CBRE per realizzare nel Regno Unito 10 impianti con capacità nominale da 100 kw l’uno. “Il Regno Unito offre incentivi sostanzialmente in linea con quelli italiani, ma con una fonte “vento” molto più generosa. la grande opportunità è nella risorsa del vento. Non a caso, da stime pubblicate dal Dipartimento per l’Energia e il Cambiamento Climatico (DECC), il 2013 è stato per il Regno Unito l’anno dell’eolico”. Il prossimo passo potrebbe essere in Grecia, anche se c’è qualche perplessità per il rischio-Paese.

Dal punto di vista dell’investitore, il “mini-eolico” rappresenta un interessante mercato di nicchia caratterizzato da importanti opportunità di rendimento. Ricavi certi per 20 anni sono infatti garantiti dal GSE, Gestore Servizi Energetici, attraverso l’accesso diretto alla tariffa onnicomprensiva riservata per 20 anni agli impianti di potenza unitaria fino a 60kW.

In Borsa TE Wind capitalizza 8,2 milioni con il titolo sostanzialmente stabile; collocata a ottobre a 1,25 euro, le quotazioni viaggiano attorno a 1,15 euro. “Chi investe in Te Wind deve avere in mente un investimento di medio-lungo periodo in un business con rischio bassissimo e ritorno a doppia cifra”, dice Mongillo.

TE Wind opera come holding finanziaria che investe in progetti di mini-eolico, utilizzando know-how di terzi: TE WIND opera sul mercato attraverso le sue controllate che siglano contratti con primari operatori del settore e che si avvalgano di strutture di advisory in outsoucring.

Spesso il fornitore diventa anche socio di minoranza nella Spv, come nel caso del recente accordo con Energy Lab [ELAB.MI], altra società quotata all’Aim, attiva nelle energie rinnovabili in qualita` di EPC su impianti di media dimensione e soluzioni per l’efficienza energetica.

TE Wind ed Energy Lab hanno siglato una lettera d’intenti per realizzare cinque impianti eolici, ciascuno con potenza pari a 199 kilowatt. Nello specifico, TE Wind acquisterà da Energy Lab il 90% del capitale sociale della società di progetto “Magenta” che deterrà gli impianti. Il 10% del capitale rimarrà in capo a Energy Lab che si occuperà della realizzazione e della manutenzione, condividendo con TE Wind il risultato del progetto. Si stima che tali impianti, entrati a regime, realizzeranno ricavi per circa euro 800 mila all’anno.

“Tutti i nostri investimenti rispondono all’obiettivo di un rendimento pari al 14% sull’equity di progetti messi a leva (80% debito, 20% capitale). Ci muoviamo di conseguenza nel ricercare siti e turbine ottimali”, spiega il Manager, amministratore delegato di TE WIND.

A cura di Websim