24 giugno 2014 – La riflessione sulla rendicontazione socio-ambientale butta giù uno steccato nel difficile campo del lusso. Dopo le dichiarazioni di Tenaris, che anticipavano la prossima uscita del primo bilancio di sostenibilità dell’azienda, anche Ferragamo si fa avanti annunciando un bilancio sociale, e lo fa rispondendo a un questionario inviato da ETicaNews.
Il sondaggio, che fa parte del dossier sui bilanci sociali, inaugurato con la mappatura dei quaranta grandi gruppi quotati nell’indice Ftse Mib, è stato inviato alle società del cosiddetto “fronte dei no”, che include lo storico marchio del lusso.
«Stiamo lavorando con i nostri consulenti al fine di adottare un bilancio di sostenibilità», ha scritto il team del dipartimento Csr del gruppo Ferragamo, coordinato da Veronica Tonini. Un’affermazione che evidenzia un cambio di rotta sulle politiche di sostenibilità dell’azienda, che, fino ad oggi, non aveva pubblicato documenti sul tema.
«Al momento non siamo in grado di indicare un timing», ha specificato Ferragamo nella risposta al sondaggio. Ma anche se i tempi di pubblicazione non sono ancora stati definiti, l’avvio del percorso dimostra che l’azienda sta ripensando le proprie strategie, anche alla luce delle richieste degli investitori internazionali.
La mossa di Ferragamo assume valenza anche alla luce del fatto che il settore del lusso è tra i più in ritardo sotto questo aspetto. Basti pensare che nel “fronte dei no” ci sono Tod’s e Luxottica, due tra i big presenti in Borsa. Ma la stessa distanza dal reporting della Csr vale anche per aziende non quotate.
Sara Bicchierini
A cura di ETicaNews