5 novembre 2012 – Recupero energetico e sviluppo sostenibile, mobilità a basso impatto, servizi per l’ambiente: Rimini Fiera diventa quartiere generale dell’ecosostenibilità e della green economy in una quattro giorni dedicata al sistema ambiente, che si terrà da mercoledì 7 a sabato 10.

Tre saloni

L’evento si articola in tre diversi saloni: Ecomondo, fiera internazionale del recupero di materia ed energia e dello sviluppo sostenibile, giunta alla 16a edizione; Key Energy, che punta i riflettori sull’energia e la mobilità sostenibili e torna per il sesto anno; e Cooperambiente, rassegna che da cinque anni valorizza le migliori esperienze della cooperazione in tema di ambiente.

«Sono tante anime sotto lo stesso cappello, è difficile rappresentare il confine fra le tre, è un ciclo unico», spiega Simone Castelli, direttore Business Unit di Rimini Fiera. L’orientamento alle tecnologie ed al bu siness percorre le tre manifestazioni: «La parte del leone tra gli espositori la farà l’industria — dice Castelli —. È un’occasione per far incontrare le aziende. Il ruolo delle fiere è di essere una piattaforma per le tecnologie ed i materiali nel settore. La green economy è sempre più economy, parla sempre più al mondo produttivo, industriale», spiega.

Ed è proprio quello dell’economia ecosostenibile uno dei temi principali che percorre questa edizione. In un periodo di crisi economica e climatico-ambientale l’innovazione tecnologica indirizzata alla sostenibilità assume infatti un ruolo importante: «Quello della green economy è un tema particolarmente attuale, anche in concomitanza di questa crisi —, spiega il professor Luciano Morselli, presidente del comitato scientifico di Ecomondo e docente universitario —. Nel tracciare gli obiettivi di quest’anno mi sono collegato alla green economy ed agli strumenti che portano alla green economy. Nei vari settori industriali, in ogni processo possiamo ottenere un miglioramento a livello green. La fiera è un momento di confronto tra varie attività, anche internazionali, e riguarda sia i prodotti che i processi che i servizi industriali per conseguire un minore impatto ambientale».

 

di Milena Vercellino – CorrierEconomia

 

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