3 dicembre 2012 – Il reporting integrato sembra riuscire ad abbattere i muri tra i compartimenti (stagni) aziendali. È quanto emerge da un’analisi dell’International Integrated Reporting Council (Iirc), l’organizzazione che nel 2011 ha avviato un percorso per arrivare a definire standard internazionali di disclosure, in un documento unico, delle informazioni economiche e di “responsabilità” aziendale. Lo studio, realizzato con il contributo dell’agenzia Black Sun, è stato condotto sul campione di imprese che stanno partecipando al Pilot Programme. Ebbene, il 93% delle aziende ha espresso la convinzione che «muovere verso il bilancio integrato – si legge nella nota dell’Iirc – aiuta a rompere i compartimenti stagni tra i diversi team dell’azienda e conduce a una miglior connessione tra i reparti».

Il reporting integrato è tuttora una specie di “chimera” anche per le aziende più avanzate, alla ricerca di una modalità condivisa per soddisfare un sistema di referenti nel quale shareholder e stakeholders occupano le medesime posizioni. La spinta a condividere il percorso è stata tale che un’ottantina di gruppi di spessore internazionale (otto le realtà italiane), oltre a 25 investitori istituzionali, ha aderito al Programma Pilota. In questo ambito sono state condotte le rilevazioni all’interno dei gruppi coinvolti, per individuare le modifiche indotte da un anno di percorso verso l’integrated reporting.

Altri risultati dell’analisi sugli effetti di un passaggio verso l’Integrated Reporting evidenziano, in particolare, gli effetti “moltiplicatori” in termini di consapevolezza interna e di capacità di trasferire questa consapevolezza verso l’esterno.

In particolare, il 98% dei partecipanti ritiene che il passaggio al rapporto integrato porti a una miglior comprensione di come l’organizzazione creerà valore nel tempo; il 74% è d’accordo che questo darà maggior coerenza e consistenza alle comunicazioni esterne. Il 95% esprime la convinzione che i dipendenti ne beneficeranno.

Il 93% pensa che l’Integrated Reporting consentirà una miglior qualità dei dati statistici raccolti dall’azienda.

C’è meno condivisione sugli effetti verso il mondo degli investitori, sebbene sia comunque alta (il 64%) la percentuale di coloro che ritiene che gli analisti finanziari avranno significativi vantaggi. Appena il 28%, infine, sta già osservando benefici significativi nel board (ma il 56% lo attende nel futuro).

 

A cura di ETicaNews