15 maggio 2014 – Ad oggi c’è ancora poca ricerca accademica sull’integrazione di considerazioni Esg (environmental, social, governance) in strategie “smart beta” (strategie che puntano a fare meglio della tendenza di fondo del mercato azionario in maniera efficiente), ma questo può essere facilmente spiegato in buona parte dalla velocità con cui i progressi compiuti su entrambi i fronti si sviluppano. Ma le cose stanno cambiando, grazie all’effetto stimolante del boom degli investimenti Sri nel mondo. «Un certo numero di studi accademici hanno ormai dimostrato che non vi è stata alcuna penalizzazione nelle performance per chi sposa un approccio di investimento responsabile, che era una grande preoccupazione per alcuni investitori in passato» sottolinea Matt Christensen, global head of Investment Responsabile di AXA Im. Anzi. «Analizzando le attività in base a fattori Esg e fattori finanziari tradizionali si possono individuare rischi e opportunità che non potrebbero altrimenti venire alla luce. L’analisi di investimento responsabile è semplicemente un buon modo di diventare consapevoli dei rischi per gestire un portafoglio» spiega Christensen.
A supportare l’idea che anche il mondo delle analisi finanziarie, da quelli accademici a quelli dei principali Uffici studi mondiali, sta ormai da tempo sentendo positivamente il vento Sri, AXA Im cita un paio di esempi. Il primo è l’University of New South Wales Australian Business School of Business research paper no. 2010ACTL02 – ‘The relationship between environmental social governance factors and stock returns (aprile 2010) mentre il secondo riguarda il Deutsche Bank Climate Change Advisors report – ‘Sustainable Investing – Establishing long-term value and performance’ del 2012. E non è tutto. La stessa società di gestione francese ha appena pubblicato lo studio Investing in Equity: Combining ESG and Smart Beta firmato Kathryn McDonald AXA Rosenberg, Global Investment Strategy Senior Responsible Investment Analyst. Tutti accumunati da un’unica conclusione. Considerare fattori Esg rende più efficienti in termini di rischio e di performance finanziarie e sociali i portafogli e gli investimenti.
Gli esperti di AXA Im sottolineano i numeri del fenomeno del boom degli investimenti sostenibili e responsabili. A inizio 2013, gli asset globali di tipo Sri hanno superato 13.600 miliardi di dollari secondo il Global Sustainable Investment Alliance. «La crescita dell’interesse degli investitori intelligente verso investimenti responsabili e “smart beta” indica una tendenza di allontanamento dai rischi associati alle tradizionali strategie di investimento di semplice replica di un indice». Non solo. «Gli investitori istituzionali che hanno manifestato la volontà di aggiungere criteri Esg alle loro decisioni di investimento, hanno ormai superato l’idea che questo potrebbe dire esporsi al rischio di perdere i ritorni finanziari. Aspetto che, in alcuni casi, ha dimostrato di essere stato un fattore limitante per lo sviluppo di questi investimenti».
Un rapporto pubblicato negli scorsi giorni da AXA Investment Managers conferma quanto già noto a chi segue la finanza sostenibile da tempo: i clienti sempre più chiedono il monitoraggio e la valutazione dei rischi ambientali, sociali e di governance (Esg) nei loro portafogli. «Gli investitori stanno assegnando maggiore importanza a come i fattori Esg impattano sui loro rendimenti a lungo termine» afferma Matt Christensen. «Negli ultimi dodici mesi abbiamo lavorato con diversi fondi pensione europei e dello stesso gruppo AXA per aiutarli ad attuare pratiche responsabili in modo più esplicito. Questa è una tendenza chiara e sta guadagnando slancio». La società francese ha risposto a questa crescente domanda aumentando le sue attività di gestione responsabile nel 2013. Il volume degli asset Sri gestiti da AXA IM è cresciuto del 18% nel 2012. I suoi rappresentanti hanno votato in 4.115 assemblee generali annuali come forma di azionariato attivo verso la sostenibilità, in crescita del 42 % rispetto all’anno precedente, e la sua piattaforma proprietaria di investimento responsabile, denominata RI Ricerca, ha valutato 4.100 aziende e 150 governi secondo criteri Esg. Tra i progetti Sri più significativi di AXA IM spicca il mandato da parte di un fondo pensione europeo di gestire un portafoglio obbligazionario da 200 milioni di euro rispettando i fattori Esg.
Andrea Rossi, ceo di AXA Investment Managers, spiega che la spinta verso investimenti Sri arriva anche dal fatto che in finanza innovazione e visione lungimirante stanno svolgendo sempre più un ruolo fondamentale. E questo è proprio il caso del gestire gli investimenti con nuove tecniche di analisi finanziaria come la “smart beta” e fondendole in qualcosa di nuovo come i fattori ambientali, sociali e di governance. Il risultato? Grandi opportunità per gli investitori.
Fabrizio Guidoni
A cura di ETicaNews