20 gennaio 2015 – Standard Ethics ha posto sotto osservazione lo Standard Ethics Rating di Campari. Consob ha recentemente approvato le modifiche al regolamento emittenti in attuazione alla normativa sul voto multiplo contenuta nel decreto “competitività” (n. 91/24-6-2014 convertito nella Legge n.116/11-8-14). L’autorità segnala che «tutte le modifiche regolamentari sono volte a rafforzare la trasparenza delle informazioni sugli assetti proprietari in modo da ridurre le eventuali asimmetrie informative a scapito degli azionisti di minoranza».
Standard Ethics ritiene che l’introduzione delle loyalty shares che consentono voto multiplo possano produrre asimmetrie non solo di tipo informativo e non sempre giustificate da un interesse generale aziendale, ma piuttosto da interessi diversi imputabili anche all’azionista di controllo.
Nello specifico, Campari ha convocato i propri azionisti il 28 gennaio per provvedere, su proposta del consiglio di amministrazione, all’adozione delle loyalty shares e alla modifica dell’art. 6 dello Statuto, attualmente così formulato: «Le azioni sono indivisibili. Ogni azione ordinaria ha diritto a un voto». Secondo la “Relazione illustrativa” si tratta di «incentivare il long-term commitment degli investitori». La proposta di modifica interviene su un tema oggi trattato dallo Statuto in 12 parole, trasformandolo in uno da oltre 1.200, di complessa attuazione e di complessa lettura.
Tenendo conto che la legge rimette all’autonomia statutaria numerose questioni, la proposta tocca aspetti delicati, che spaziano dalle procedure d’iscrizione all’elenco speciale degli azionisti con diritto al voto multiplo alla possibilità che la società si riserva di valutare la legittimità all’iscrizione del richiedente, nonché agli obblighi di produrre «idonea documentazione attestante la titolarità del diritto reale legittimante» e i casi in cui tale titolarità viene perduta.
In riferimento a quest’ultimo caso, vi sono altre scelte discrezionali da esaminare, come quella di mantenere il diritto di voto multiplo se l’azione passasse di mano in ambito familiare (per eredità, patto di famiglia o costituzione di trust, fondo patrimoniale o fondazione familiare). Mentre nel caso in cui il passaggio avvenisse fuori dell’ambito familiare, tale diritto sarebbe, in conformità alla legge, perso.
Standard Ethics si riserva di esaminare con attenzione le deliberazioni sull’argomento nell’interesse degli azionisti di minoranza e del mercato tutelati dagli orientamenti volontari dell’Ocse e della Commissione europea in materia di Csr e Corporate Governance. Orientamenti volontari internazionali che potrebbero riequilibrare asimmetrie nel diritto di voto, ma che a oggi non trovano nessuna formale attuazione ed esplicita menzione nel Codice Etico di Campari o in altri similari strumenti di governo di questa società.
Fausta Chiesa
A cura di ETicaNews