6 marzo 2014 – Chi segue gli approfondimenti sulla finanza Sri di ETicaNews ha ormai imparato che sotto l’etichetta di investimenti socialmente responsabili rientra un mondo variegato di settori. Prendiamo ad esempio l’asset class azionaria: fondi focalizzati sul cambiamento climatico, su criteri Esg, sostenibili, etici, che seguono i principi Pri, e quant’altro. Come orientarsi? Facendo un piccolo sforzo e andando nel dettaglio dell’offerta. Prendiamo il caso del paniere di fondi azionari sostenibili e responsabili targati Ubs, emittente di cui è stato già analizzato da ETicaNews l’Etf Ubs-Etf Msci Europe & Me Soc Resp (Poca Italia tra le migliori azioni europee).

L’offerta etichettata UBS Sustainable & Responsible Funds Equities copre diversi settori. A cominciare da quello legato ai cambiamenti climatici, demografia e risorse idriche. Un tema che gli investitori nel mondo dimostrano di apprezzare sempre più, a causa dell’attualità che queste tematiche ricoprono nella cronaca del pianeta. Il fondo’UBS Climate Change ha l’obiettivo di selezionare società generalmente giovani di piccole dimensioni che propongono prodotti e servizi dotati di chiari vantaggi ecologici e notevole efficienza di risorse. Investimenti sostenibili selezionati in funzione dell’analisi fondamentale e di criteri ecologici, sociali e di governance (Esg). L’Italia è presente con un peso del 6,9% presentando nella top ten la società Ansaldo Sts. Di certo è un tema che espone l’investitore alla grande volatilità tipica delle azioni. La volatilità (intesa come deviazione standard annuale) calcolata su tre anni è di oltre il 15 per cento. Inoltre lo sharpe ratio è negativo, confermando quanto sia un settore molto selettivo in termini di rendimenti. Quindi è un fondo che punta su un tema molto caldo, quello del cambiamento climatico, che è però anche caratterizzato ovviamente da un rischio elevato, tipico di un fondo azionario classico.

L’UBS Eco Performance è pensato per chi vuole investire in «campioni di sostenibilità» che offrono prodotti o servizi innovativi in grado di rispondere a sfide ecologiche o sociali, caratterizzati da comprovata efficacia e dall’abilità di generare rendimenti. E’ il fondo che copre la parte più green degli investimenti Sri. I gestori puntano a selezionare con un processo bottom-up i titoli di società con le migliori idee in base a sostenibilità, analisi fondamentale ed esposizione tematica. Ma anche in base a una lunga esperienza negli investimenti globali sostenibili, con un track record di 15 anni. Il fondo è presentato come una porta di ingresso per investire in aziende dalle valutazioni interessanti che presentano un eccellente profilo ESG (Environment, Social, Governance). Anche in questo caso i rischi restano quelli tipici di un investimento in azioni. Tuttavia, rispetto al fondo sul cambiamento climatico, l‘UBS Eco Performance presenta una volatilità a tre anni minore (12%) e un indice di Sharpe se non altro positivo anche se ancora inferiore a 1, la soglia oltre la quale il fondo dimostra statisticamente di generare extra rendimento rispetto al free risk. Le società italiane sono praticamente assenti, o quasi.

Esiste poi tutta la tematica dei fondi Sri che puntano sui mercati emergenti. E’ il caso dell’UBS Emerging Markets Innovators. E’ un fondo azionario dei mercati emergenti che opera una selezione bottom-up di titoli di imprese sostenibili con le migliori idee in base a sostenibilità, analisi fondamentale ed esposizione tematica. Investe in una gamma molto ampia di titoli, ponendo particolare enfasi su «campioni di sostenibilità» che promuovono obiettivi di sviluppo sostenibile nei mercati emergenti. Attenzione però: il settore è un tipico caso di investimento growth, che punta cioè sulla crescita potenziale più che sul valore attuale. E chi fa investimenti azionari lo sa: questo tipo di asset class, combinazione di growth e mercati emergenti, è estremamente volatile. Negli ultimi tre anni la volatilità annua è risultata di oltre il 22%, con uno Sharpe ratio basso.

Il fondo UBS Global Innovators segue un mix di tematiche d’investimento Sri: dai cambiamenti climatici, demografia e risorse idriche, agli innovatori che propongono prodotti e servizi dotati di chiari vantaggi ecologici e notevole efficienza di risorse. Investimenti sostenibili e responsabili (Sustainable & Responsible Investments) selezionati in funzione dell’analisi finanziaria e di criteri sociali ed ecologici. Punta a offrire la possibilità di investire nella maggior parte dei mercati in crescita sostenibili del XXI secolo e trarre eventualmente vantaggio da decisioni politiche e dalle relative ripercussioni in ambito economico. Presenta un portafoglio ampiamente diversificato che si concentra su 50-70 aziende innovative a piccola e media capitalizzazione. Il portafoglio presenta una maggiore diversificazione nell’universo d’investimento rispetto a un fondo settoriale puro. Il 3,3% è allocato su titoli italiani. La volatilità annua sfiora il 17 per cento.

Ma chi vuole un fondo azionario Sri che sia il più ampio possibile a livello globale? Una possibilità è data dall’UBS Sustainable Global Leaders. Il fondo consente di accedere ad aziende che puntano sulla sostenibilità, operano su scala globale, sono capaci di ottenere capitali e offrono prodotti e servizi innovativi in grado di rispondere a sfide tematiche e globali. Il fondo viene gestito attivamente e investe in società leader a livello mondiale e dotate di un buon posizionamento nei rispettivi settori. Nella maggior parte dei casi si tratta di aziende a grande capitalizzazione. La diversificazione settoriale e geografica consente di ottenere un’ampia copertura del mercato globale. Peccato che di società italiane non vi sia traccia degna di nota.

Come nell’esempio di Ubs, l’offerta di un portafoglio di fondi Sri richiede un’attenta analisi per capire su cosa esattamente si sta investendo. Ma per tutti questi fondi responsabili e sostenibili non bisogna dimenticare le regole d’oro di un investimento azionario: ogni fondo comporta rischi specifici, che possono aumentare notevolmente in condizioni operative insolite. E spesso proprio questi fondi Sri possono fare ricorso a derivati, con i rischi aggiuntivi (soprattutto rischi di controparte) che possono scaturirne.

Fabrizio Guidoni

A cura di ETicaNews