27 giugno 2013 – Centosedici titoli azionari di tipo Sri in portafoglio. Questo il menù dell‘Ubs-Etf Msci Europe & Middle East Socially Responsible A (Isin LU0629460675). Si tratta di un Etf, quindi di un fondo quotato, facilmente negoziabile alla Borsa Italiana con cui si può investire su società Sri collocate in Europa e nel Medio Oriente. L’indice sottostante, che il fondo clone punta a replicare, include società selezionate tra quelle aventi un elevato rating ambientale, sociale e di governance scelte nell’universo eleggibile rappresentato dall’indice generale Msci Europe & MiddleEast.

Il processo di selezione procede in questo modo. In un primo step sono escluse le società operanti nei seguenti settori: alcol, scommesse, tabacco, armi militari e civili, energia nucleare, pornografia e Ogm (Organismi geneticamente modificati). In un secondo passo sono selezionate nell’indice solo le società che hanno un rating Esg (Environmental, Social and Governance intangible Value assessment effettuato da Msci) superiore a BBB. Sono inoltre escluse quelle società che hanno una valutazione equivalente o inferiore a Severe o very severe fornito dall’impact Monitor controversy assessment di Msci (monitoraggio delle notizie relative alle società che possono avere un impatto negativo sul rating Esg). L’indice ha l’obiettivo di rappresentare almeno il 25% della capitalizzazione corretta per il flottante di ciascun settore, definito secondo la metodologia Gics, della regione considerata.

Abbiamo già detto che l’Ubs-Etf Msci Europe & Middle East Socially Responsible A ha nella propria pancia azioni di centosedici società Sri quotate in Europa e Medio Oriente. Ma quali sono? Una fetta rilevante batte bandiera inglese, si contano almeno 35 presenze Uk. Un peso significativo spetta anche a Svizzera e Paesi scandinavi. E l’Italia? Male. Si trovanoSono presenti le stesse cinque società che, già con qualche dubbio espresso da ETicaNews per un paio, sono inserite nell’Ubs-Etf Msci World Socially Responsible A: Enel Green Power, Exor, Fiat Industrial, Saipem e Snam. Troppo poco. E’ ora che il sistema imprese italiane quotate faccia un salto in avanti e abbracci strategie da aziende Sri. Dove sono le grandi banche italiane? E sì che che nel Ubs-Etf Msci Europe & Middle East Socially Responsible A appaiono titoli bancari come la spagnola Banco Bilbao Vizcaya. Per non dire degli assicurativi: non sventola neanche un tricolore nelle migliori assicurazioni Sri europee, dove invece spiccano big come ad esempio Axa, Prudential e Rsa Insurance.

Come nel caso dell’Ubs Etf Msci World Socially Responsible A, anche questo ‘Etf costituisce un fondo ad elevato rischio, dove per rischio si intende volatilità delle quotazioni. In una scala da 1 a 7 (da meno rischioso a più rischioso) l’Etf è presentato dall’emittente Ubs con grado 6. Le quotazioni quindi si possono muovere in maniera rilevante, soprattutto in un periodo inferiore ai cinque anni (orizzonte temporale minimo consigliato dall’emittente per tenere il fondo in portafoglio e quindi valutarne l’effettivo rendimento). Per quanto riguarda i costi, il Ter annuo è pari allo 0,45% cui vanno aggiunti i costi di negoziazione e quelli legati allo spread che esiste in Borsa tra la miglior offerta di acquisto e quella di vendita.

Come si vede, i costi legati al fondo sono abbastanza contenuti, ma l’Ubs-Etf Msci Europe & Middle East Socially Responsible A non soddisfa chi vorrebbe avere uno strumento di investimento unico per puntare sulle migliori aziende Sri italiane, troppo poco rappresentate, ma forse più per colpa propria che di chi seleziona i titoli etici.

Fabrizio Guidoni

 

A cura di ETicaNews