14 novembre 2013 – Diciamolo subito, in un mondo così variegato, anche troppo, dei fondi di investimento responsabile e sostenibile, i cosiddetti fondi Sri, la Sicav WF Framlington Eurozone RI firmata Axa eccelle in trasparenza. Certo, rimangono dei punti di domanda su alcune scelte di portafoglio, ad esempio il peso rilevante per i petroliferi, e anche su l’eccessiva correlazione con l’indice Euro Stoxx. In ogni caso a livello di reportistica sul fronte Sri offerta ai detentori delle quote, il fondo risulta uno dei più espliciti.

Prima di tutto, la carta di identità. L’Axa WF Framlington Eurozone RI (codice Isin LU0545090143), ove RI sta appunto per Responsible Investment, è una Sicav lussemburghese proposta da Axa im, leader francese nel settore delle assicurazioni e dei fondi. Alla guida del fondo azionario, nato nel novembre del 2011, è stato scelto Jean – Marc Maringe. Stando a quanto dichiarato da Axa la Sicav mira a conseguire una crescita del capitale a lungo termine, calcolato in euro, investendo principalmente in imprese quotate con sede nella zona euro utilizzando un filtro di investimento responsabile e si confronta a livello di indicatore di performance con l’indice Euro Stoxx Return Net. Non è un fondo particolarmente caro: le spese di gestione annue si aggirano sullo 0,75% mentre le commissioni massime di sottoscrizione non possono superare il 2,00 per cento.

Fin qui per quanto riguarda gli aspetti “tecnici” del fondo. Ma è quando si va nel dettaglio dell’analisi per verificare quanta attenzione è data alla comunicazione e all’azione Sri del fondo che emergono elementi distintivi di qualità rilevanti, con un comune denominatore, la trasparenza. Iniziando dalla pubblicazione di un Trasparency code: «Questo documento è stato compilato da parte di AXA Investment Managers Paris in conformità con il Codice di Trasparenza per i fondi SRI aperti al pubblico. La francese Asset Management Association e il Forum per l’Investimento Responsabile certificano la responsabilità per le informazioni contenute».

Un grande punto a favore dell’Axa WF Framlington Eurozone RI è la pubblicazione di un Investment Responsable Reporting, un documento mensile in cui si evidenzia la situazione del fondo da un punto di vista della sostenibilità e della repsonsabilità. All’interno si trovano utili e interessanti dettagli della Sicav.

Uno dei più significativi è rappresentato dalla esplicitazione degli ultimi movimenti nel portafoglio del fondo commentati anche da un punto di vista Sri. Ecco un estratto del testo del report di settembre 2013: «Nel corso del mese, abbiamo ridotto le posizioni in Iliad, Volkswagen, Danone e Legrand. Abbiamo venduto Vinci a favore di Eiffage, che a nostro avviso offre maggiore potenziale di guadagno e che dovrebbe beneficiare in misura più significativa dal miglioramento del contesto economico europeo. Abbiamo anche rafforzato la posizione in Prysmian e fatto entrare in portafoglio Deutsche Telekom e Deutsche Post, dopo l’incontro con i loro gruppi dirigenti. A differenza di Banco Santander, per il quale la raccomandazione era negativo, il nostro gruppo di ricerca Sri è positivo su BBVA. In confronto con le altre banche spagnole, BBVA ha una struttura di governance molto equilibrata».

Un altro approfondimento degno di merito è il fatto di esplicitare il valore ponderato dei punti Esg per le principali posizioni in portafoglio. Come viene calcolato? Axa esplicita la metodologia: «Usiamo una nozione di consenso Esg incrociando i risultati della ricerca finanziaria di diversi nostri fornitori, e ricavando una griglia di valori Esg costruita in casa». Il dato è espresso in una scala che da 0 a 10. Per capirci l’Euro Stoxx scelto come benchmark del Axa WF Framlington Eurozone RI presenta un “Esg score” di 5,6 punti. Scopriamo nel dettaglio i valori delle prime posizioni in portafoglio. Il peso massimo è Allianz (Germania, settore assicurazioni) che occupa il 4,3% del fondo e che presenta un ottimo 7,0 come punteggio Esg. Seguono Sanofi (Francia, health care) al 4,1 % e Esg score 6,1, Air Liquide (Francia, chimica) al 3,5% e voto 5,7, BNP Paribas (Francia, banche) al 3,3% e punteggio 6,1, Sap (Germania, software e servizi) al 3,2% e valore Esg 6,2, Basf (Germania, chimica) al 3,2% e voto 6,0. A questo punto spunta il primo titolo italiano. Si tratta di Eni, settore petrolifero, con un peso del 3,1% e punteggio Esg a 6,4. La top ten del fondo si chiude con Lvmh (Francia, moda) al 3,0% e voto 5,8, Bayer (Germania, chimica) al 2,8 % e 5,8 punti Esg, e Siemens (Germania, beni capitali) con un peso del 2,7 % e un Esg score pari a 5,7. Queste prime dieci posizioni occupano il 33,1% del portafoglio della Sicav.

Il report fornisce anche un altro dato importante da un punto di vista Sri: le cinque migliori società in portafoglio secondo il punteggio Esg. Una classifica che premia la Francia. Stando sempre ai dati al 30 settembre 2013, i “magnifici cinque” sono guidati da Schneider Electric (Francia, beni capitali) con un peso del 2,5% Esg score a 7,1, L’Oreal (Francia, beni di consumo) al 2,5 % voto 7,0, Philips Electronics (Olanda, beni capitali) al 1,7 % e punteggio 7,0, la già citata Siemens, Danone (Francia, beni di consumo) al 1,2 % e voto 6,9. A queste è però riservato solo il 12,2% del portafoglio.

Ma la trasparenza del report RI non finisce qui. Viene esplicitata ulteriormente la metodologia del processo di investimento. «Un punteggio ESG è calcolato per tutta la aziende di universo del fondo analizzato. L’universo investibile RI è composto da società aventi i migliori punteggi ESG nel loro rispettivo settore (primi due quartili ). L’universo investibile è allargato con società del terzo quartile che hanno fortemente progredito in ESG nel corso degli ultimi due anni e che sono considerati ammissibili». E così su un universo potenziale di 298 titoli, l’universo delle società ammissibili in portafoglio è ridotto a 152. E ancora. Il report non si limita a indicare il punteggio Esg dei singoli titoli, o quanto meno i principali, ma comunica il punteggio Esg complessivo della Sicav. Il voto generale è pari a 6 a fronte del già citato 5,7 dell’Euro Stoxx. Ma sono indicati anche i voti del Axa WF Framlington Eurozone RI sulle singole voci Enviromental, Social e Governance: 6,5, 6,1 e 5,4 a fronte dei rispettivi 6,1, 5,7 e 5,1 del benchmark. Il vantaggio, da un punto di vista di investimento con obiettivi Sri è indiscutibile. E’ però auspicabile che i punteggi crescano ulteriormente per dare una maggiore connotazione Sri al fondo.

In effetti la Sicav risulta essere troppo correlata all’Euro Stoxx (livelli di rendimenti e rischio molto simili nel tempo) e un più deciso sbilanciamento verso le società Esg potrebbe caratterizzare maggiormente la proposta RI di Axa.

Fabrizio Guidoni

 

A cura di ETicaNews