17 maggio 2013 – Può nascere qualcosa di buono e strutturale anche da una crisi finanziaria ed economica pesante come quella che stiamo vivendo, ormai unica per ampiezza e durata? Per quanto emerso dalla prima edizione dell’European Socialing Forum che si è tenuto ieri al Palazzo delle Stelline a Milano, la risposta è senza dubbio positiva: i consumatori chiedono più etica, trasparenza, sostenibilità e orizzontalità.

E come possono reagire organizzazioni e imprese a questa nuova domanda? “Con il socialing” ha spiegato l’ideatore del Forum, Andrea Farinet, docente di Marketng Relazionale e Psicologia del Consumo dell‘Università Cattaneo Liuc. Il socialing è una nuova disciplina economica e sociale che coniuga ed innova elementi e strumenti tipici dell’economia e della psicologia sociale. “Un‘impresa socialing oriented deve sapere agire su più livelli: migliorare sistematicamente il rapporto prezzo-qualità della propria offerta, sviluppare la propria responsabilità sociale e ambientale e contribuire alla crescita del capitale sociale e al miglioramento della qualità della vita della comunità nella quale è inserita”. E’ stata Remo Lucchi, presidente onorario Gfk Eurisko, ad illustrare l’improvvisa discontinuità tra i consumatori. “Si osservano tre principali elementi innescanti, anche se in realtà ne esiste uno che è più importante degli altri due: è la crescita qualitativa della popolazione, a cui si aggiungono l’affermazione di internet 2.0 e il diffondersi della crisi. La chiave di tutto è la crescita esponenziale del senso critico delle persone. Un boom dell’evoluzione dell’istruzione superiore, nella nostra era si studia almeno fino a 18-19 anni. L’individuo ora prende coscienza di sé, io sono individuo non più massa che segue chi fa tendenza”.

La crescita della cultura porta tre vantaggi: rafforza il senso critico, come la capacità di capire e avere coscienza di sé, attiva il desiderio di partecipare, come quello di essere protagonisti e di fare e creare, infine sposta l’attenzione sull’esterno, sia sul mondo sia sugli altri: è alla base dell’etica intesa come rispetto degli altri. Un tempo l’etica era nei valori di pochi, adesso diventa sempre più coinvolgente”. In sostanza convergono Etica, cioè rispetto degli altri, e Sostenibilità, rispetto degli altri che verranno. Le conseguenze su offerte e comportamenti? Prima bisogna fare una riflessione: l’affermazione del web 2.0 è concausa dell’aumento di autonomia, ha consentito di uscire dalla dipendenza verticale dai mezzi di comunicazioni, di entrare in contatto diretto. Si diventa parte attiva del sistema e ci si sente protagonisti. Si crea una democrazia partecipativa della comunicazione, si scoprono in sé opportunità e voglia di fare prima nemmeno immaginata. E’ l inizio di un capovolgimento di logica. La gente è meno interessata alla quantità delle cose quanto della qualità. La crisi non ha fatto altro che accelerare quello che già si stava formando nella testa delle persone, non causa innescante ma acceleratrice, soprattutto elite e giovani”.

Che impatto ha questo cambiamento sul lato dell’offerta? Lucchi ha spiegato: “La componente pubblica e politica è inesistente; presenta totale asservimento ad interessi di parte, l’etica è inesistente, la gente vede un tradimento dagli obiettivi del Paese, degli obiettivi di coesione, base portante di ogni Paese. Invece dal lato dell’offerta della componente privata, finora aziende e banche hanno sofferto traditi da gestioni e logiche di breve termine, senza logiche di sostenibilità economica, si è spremuto valore invece di crearlo, prive di innovazione di prodotto e di processo. Ma ora anche a loro arriva la richiesta di cambiamento da parte dei consumatori. La gente desidera che l’azienda comunichi direttamente anche concependo singoli prodotti per singoli individui”.

Cambiano anche le priorità. Salute e benessere sono l’unica area in cui i consumi non si sono ridotti. Oggi si sceglie il meglio. La gente ha l’obiettivo di un benessere armonico, che ha conseguenza sulle culture di consumo. Ora c’è attenzione delle persone per la propria salute, sia attuale sia futura, c’è l’esigenza di agire in termine di rispetto per se stessi e per gli altri insieme, emerge un obiettivo di coesione, come condivisione e relazioni amicizia. Il pensiero trainante p diventato: voglio mettere insieme le forze , non una contro l’altro. C’è poi un ulteriore fattore caratterizzante il cambiamento dei comportamenti dei consumatori: l’attenzione al contesto come la natura e il valore dato al tempo libero. Quindi la logica finale è voglia di benessere e sostenibilità dove il Benessere rappresenta in sostanza il vero sviluppo della Sostenibilità in tutte le sue forme.

Fabrizio Guidoni

 

A cura di ETicaNews