Milano (Vedogreen.it) – Smre ha chiuso il 2016 con 11,2 milioni di euro di valore della produzione, il 19% in più rispetto ai 9,4 milioni del 2015. L’ebitda è cresciuto del 72% a 1,1 milioni di euro, mentre la perdita netta si è attestata a 0,5 milioni di euro, anche a causa dei costi di quotazione. L’area di business “green mobility” ha triplicato i ricavi, da 0,4 a 1,2 milioni grazie alle vendite dei kit di elettrificazione e all’acquisizione dei primi ordini, mentre l’area”automation” ha registrato un fatturato di 8,6 milioni, in linea con il 2015. Sul lato patrimoniale i mezzi propri della società sono saliti a 9,9 milioni con l’Ipo, la posizione finanziaria netta è positiva per 1,2 milioni. Le previsioni societarie rimangono positive, alla luce dei numerosi accordi siglati con i principali produttori di veicoli, con fornitura OEM per 12-18 mesi e produzioni in serie per cinque anni almeno. “Rispetto al 2015 il backlog degli ordini registra un incremento del +40%, questo riflette il trend positivo che il gruppo è riuscito ad innescare – spiega il presidente e Ad Samuele Mazzini – La sottoscrizione dei due accordi con primari player dell’automotive ci qualifica sempre più come un partner industriale di valore. Se il 2016, nonostante abbia sofferto dei maggiori costi straordinari legati al processo di quotazione, è stato comunque un anno positivo ci attendiamo un 2017 che porti al gruppo soddisfacenti risultati in linea con le opportunità di crescita che si sono presentate”. Le linee guida per il 2017 si baseranno infatti su nuovi accordi strategici, crescita tramite partnership con importanti player, efficienza, ricerca e innovazione e infine incremento della presenza commerciale nella divisione Automation e rafforzamento del servizio post vendita.