28 maggio 2013 – Ultima chiamata per le candidature al Premio per l’investitore sostenibile 2013. Il termine per presentarsi scade il primo giugno, dunque questo venerdì chiude la finestra di accesso alla prima iniziativa di questo genere organizzata in Italia. Il premio, istituito dal Forum per la finanza sostenibile e annunciato al termine della Settimana Sri 2012, sarà assegnato nel corso della seconda edizione della Settimana Sri in programma a novembre. L’obiettivo è quello di individuare chi meglio ha saputo distinguersi in tema di applicazione o innovazione dei criteri di finanza sostenibile e responsabile, tra sei categorie di partecipanti: forme di previdenza complementare, casse di previdenza professionali, fondazioni (di qualunque emanazione), compagnie di assicurazione, enti religiosi e non profit ed imprese (ma solo nell’ambito dell’attività di gestione del patrimonio mobiliare di competenza).

Si tratta di un riconoscimento, in prospettiva, dalla grande valenza strategica. Il volume di investimenti riconducibili ai criteri Esg (environmental, social and governance) sembra accelerare (vedi articolo Esg in Europa la metà degli asset). E la terza edizione dell’osservatorio sugli Hnwi (high net worth individual, ossia individui con ampi patrimoni) diffuso in novembre da Eurosif in collaborazione con Bank Sarasin, indicava che, rispetto a due anni prima, gli investimenti sostenibili degli Hnwi in Europa sono aumentati del 60%, un incremento anche largamente superiore a quello che ha caratterizzato la ricchezza dei paperoni (stimato in un +18%). Si tratta di numeri impressionanti: il denaro impiegato in asset sostenibili ha raggiunto quota 1.150 miliardi di euro (erano 729 nel 2009).

La cultura della finanza Sri sembra consolidarsi anche in Italia. L’interesse dimostrato quest’anno dal mondo del risparmio gestito e della previdenza verso la Settimana Sri di novembre conferma la ricerca di un ri-posizionamento da parte degli operatori nazionali. Anche se risulta probabilmente ostico il cambio di passo a livello operativo, dunque ancora complesso potersi caratterizzare come veri “investitori Sri”.

L’obiettivo degli organizzatori è quello di individuare tra le 10 e le 12 iniziative compatibili tra le quali la Giuria selezionerà una short list di 4-5 soggetti premiabili.

Tra le categorie più convinte spiccano le esperienze di forme di previdenza complementare e compagnie di assicurazione.

Per quanto riguarda la nazionalità, il Premio ha lo scopo di stimolare il mercato istituzionale italiano e di valorizzare le iniziative che concorrono alla creazione di una cultura dell’Sri in questa nazione. In questo senso, la Giuria privilegerà le iniziative di particolare eccellenza o interesse promosse da soggetti con sede centrale in Italia, e l’adozione di un approccio attivo piuttosto che passivo nei confronti dell’Sri.

 

A cura di ETicaNews