9 ottobre 2012 – La Toscana presenta un “misuratore di Csr” per le Pmi. La regione italiana è capofila del progetto internazionale Responsible Med che ha visto partecipare nove partner tra istituzioni regionali, università, agenzie per lo sviluppo e camere di commercio, provenienti da sei Paesi del Mediterraneo (Italia, Spagna, Cipro, Grecia, Portogallo e Francia). Il prossimo 8 novembre, a Lucca, nella Chiesa dei Servi (Piazza dei Servi), si terrà la conferenza conclusiva di presentazione dei risultati finali dell’esperienza biennale (da giugno 2010 a giugno 2012). Accanto alle indagini conoscitive sullo stato dell’arte e sulle necessità per moltiplicare la valenza strategica della Csr (vedi articolo Svelata la Csr su misura delle Pmi), uno dei pezzi forti, appunto, sarà il “misuratore”, ovvero un modello di valutazione (già disponibile online in una versione in progress) che aiuterà le Pmi nel percorso di sostenibilità, nonché nelle valutazioni dei risultati.

Per la Toscana, e per il made in Italy, del resto, il tema della Csr a livello di azienda di piccole e medie dimensioni appare cruciale in termini di sostegno e rilancio delle economie territoriali. «Riteniamo – spiega a ET. Gianfranco Simoncini, Assessore regionale ad Attività produttive, lavoro e formazione – che la sostenibilità e la responsabilità sociale delle imprese (Rsi) e della loro catena produttiva siano un valore del made in Tuscany. E che perciò siano una chiave competitiva del futuro». «Per la Toscana – prosegue – la Rsi costituisce dunque un investimento per il proprio territorio, e fa parte delle risposte da fornire alle aziende che desiderano continuare a produrre prodotti e servizi di qualità, contribuendo al benessere dell’ambito in cui operano e delle persone che vi collaborano».

Ma per essere utili a un segmento imprenditoriale che – è tra le risultanze del progetto – necessità di un sostegno e di una guida istituzionale per valorizzare al meglio le proprie strategie, è necessario diffondere la consapevolezza che «essere responsabili significa anche essere più competitivi». Da qui lo strumento capace di misurare la Csr e gli effetti sulla competitività.

Il progetto ha portato alla realizzazione di uno strumento on-line che risponde a tre ordini di obiettivi: capire il livello di responsabilità sociale delle Pmi e le possibili strategie e strumenti da implementare (nelle aree: lavoro, mercato, ambiente, comunità); valutare ex-ante l’impatto delle strategie di Csr sulla propria competitività, in modo da scegliere lo strumento che garantisce un miglior rapporto costi/benefici; valutare ex-post le conseguenze di strategie o strumenti di responsabilità sociale formalizzati sulla propria competitività (per fare un paragone su quanto previsto nella valutazione ex-ante e quanto effettivamente avvenuto).

Lo schema prevede una prima parte costituita da un questionario di 32 domande attraverso il quale le imprese prendono consapevolezza delle forme in cui si concretizza la Csr (per esempio, modelli strutturati di consultazione e partecipazione dei dipendenti, o sistemi formalizzati di valutazione dell’impatto ambientale). I risultati vengono presentati con un report in pdf che riporta le performance (divise per le aree lavoro, mercato, ambiente, comunità), i diversi strumenti esistenti e quindi implementabili per l’impresa (per esempio, certificazioni, bilanci sociali, azioni per le pari opportunità, introduzione di forme di selezione dei fornitori su criteri etici) nonché una selezione di buone pratiche, raccolte a seguito delle interviste condotte nelle precedenti fasi del progetto.

A questa parte orientativa segue la parte di valutazione ex ante, realizzata sulla base di una metodologia che collega le diverse possibili strategie di Csr alle variabili di competitività sulle quali incidono, ponderate secondo pesi ricavati dalle interviste condotte a un campione di imprese.

Infine, c’è la valutazione ex-post. Questa va a verificare il risultato in termini di competitività delle azioni di sostenibilità adottate. La metodologia prevede una selezione di indicatori per i quali l’impresa deve inserire il valore prima e dopo l’azione di Csr. Questi risultati vengono comparati e ponderati per dare il risultato in termini di performance migliorativa o peggiorativa della competitività.

 

A cura di ETicaNews