26 marzo 2013 – In un momento di crisi occupazionale come l’attuale, c’è un settore che nel 2020 potrebbe arrivare a creare 250 mila posti di lavoro, più altri 600 mila nei settori collegati e nell’indotto. Si tratta del settore delle energie rinnovabili che, in base al rapporto Comuni rinnovabili 2013 di Legambiente, realizzato con il contributo di Gse (Gestore servizi energetici) e Sorgenia, potrebbe occupare 250 mila persone, più altre 600 mila nel comparto dell’efficienza e della riqualificazione edilizia.

PREMI – Il primo premio di Comuni rinnovabili 2013 di Legambiente è stato assegnato alla Cooperativa E-Werk Prad e a Prato allo Stelvio (Bz), per i risultati raggiunti in termini di sviluppo delle fonti rinnovabili e di vantaggi per le utenze. Piacenza è stata premiata per il progetto di solarizzazione degli edifici pubblici

RINNOVABILI – In Italia ci sono 600 mila impianti da fonti rinnovabili distribuiti in 7.970 Comuni (il 98% del totale). Sono 27 i Comuni al 100% «rinnovabili», che salgono a 2.400 se si considera solo l’energia elettrica. Nel 2012 le fonti pulite hanno coperto il 28,2% dei consumi elettrici e il 13% di quelli energetici complessivi. Dal 2000 a oggi 47,4 TWh (terawattora) da fonti rinnovabili si sono aggiunti ai precedenti impianti idroelettrici e geotermici. «Le fonti rinnovabili», dichiara Edoardo Zanchini, vice presidente di Legambiente, «stanno ridisegnando lo scenario energetico dell’Italia».

SOLARE – Nel rapporto, che è stato presentato a Roma martedì 26 marzo, si pone l’attenzione sui 7.937 Comuni italiani (il 97% del totale) che hanno nel proprio territorio impianti fotovoltaici. Casaletto di Sopra (Cremona) e Don (Trento) hanno il primato di impianti per abitante, rispettivamente per il fotovoltaico e per il solare termico.

EOLICO – I Comuni con impianti eolici sono invece 571, di questi 296 si possono considerare autonomi poiché producono più energia di quanta ne consumano. La potenza eolica installata (8.703 MW) è in crescita, con 1.791 MW in più rispetto al 2011. Questi impianti hanno consentito di produrre 13,1 TWh nel 2012, pari al fabbisogno elettrico di oltre 5,2 milioni di famiglie.

MINI-IDRO – I Comuni del mini-idroelettrico sono 1.053, con una potenza installata di 1.179 MW per 4,7 TWh prodotte, pari al fabbisogno di energia elettrica di oltre 1,8 milioni di famiglie.

GEOTERMICO – I Comuni della geotermia sono 369, con una potenza installata di 915 MW elettrici, 160 termici e 1,4 frigoriferi, per una produzione di 5,5 TWh di energia elettrica che soddisfa il fabbisogno di oltre 2 milioni di famiglie.

BIOMASSE – I Comuni delle bioenergie sono 1.494, per una potenza installata complessiva di 2.824 MW elettrici e 1.195 MW termici. In particolare quelli a biogas sono in forte crescita e hanno raggiunto complessivamente 1.133 MWe installati e 135 MWt e 50 kw frigoriferi termici. Gli impianti a biomasse, nel loro complesso, hanno consentito nel 2012 di produrre 13,3 TWh pari al fabbisogno elettrico di oltre 5,2 milioni di famiglie.

TELERISCALDAMENTO – Sono 343 i Comuni in cui gli impianti di teleriscaldamento utilizzano fonti rinnovabili, come biomasse «vere» (di origine organica animale o vegetale provenienti da filiere territoriali) o fonti geotermiche, attraverso cui riescono a soddisfare larga parte del fabbisogno di riscaldamento e di acqua calda sanitaria.

Fonte: Corriere.it

 

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