16 ottobre 2012 – Che la sostenibilità non sia “sostenibile” per le imprese è ormai una storiella superata. E questa volta sono i dati a dimostrarlo. Lo studio “The impact of corporate culture of sustainability on corporate behavior and performance” effettuato lo scorso maggio da ricercatori della Harvard Business School, prova infatti, che sono proprio le aziende dal “Dna responsabile” a registrare i migliori risultati, anche finanziari. La ricerca mostra, appunto, che il rendimento delle aziende sostenibili supera del 4,8% quello delle concorrenti meno attente alle tematiche sociali. È dunque tempo, per gli scettici della Corporate Social Responsability (Csr), di alzare bandiera bianca.

La ricerca, condotta da alcuni studiosi della Harvard Business School nei mesi passati, ha messo a confronto due gruppi di aziende statunitensi virtualmente molto simili per grandezza, performance finanziarie e prospettive di crescita. Sono stati paragonati i risultati di 180 imprese lungo un periodo di 18 anni, dal 1993 al 2010. Novanta di queste compagnie sono state classificate come “High sustainability companies” (compagnie altamente sostenibili) in quanto hanno mostrato, negli anni, una maggiore sensibilità in materia di responsabilità sociale. Le altre novanta sono state etichettate come “low sustainability companies” a causa della scarsa propensione “social”. La divisione è stata condotta analizzando non soltanto il sito ufficiale e i report di sostenibilità delle società stesse, ma anche attraverso oltre 200 interviste ai dirigenti, per valutare quanto la cultura della sostenibilità fosse intrinseca all’azienda.

I risultati? Gli studiosi hanno registrato performance migliori da parte delle aziende responsabili sia sul mercato azionario sia sul piano del conto economico. Dallo studio emerge, infatti, che ogni dollaro investito in azioni “sostenibili” nel 1993 era arrivato a valere 22,6 dollari alla fine del 2010. Una cifra di oltre otto dollari più alta rispetto a quella delle concorrenti, ferme a 14,3 dollari. Le azioni delle compagnie responsabili, inoltre, hanno avuto una minore volatilità nel tempo.

I parametri finanziari non sono stati però gli unici a essere presi in considerazione. La cultura della sostenibilità, infatti, non può essere dimostrata soltanto attraverso l’andamento del mercato. Per questo motivo sono stati indagati, attraverso appositi parametri, anche la corporate governance, il rapporto con gli azionisti, l’orientamento al futuro e i metodi di misurazione (i “Key Performance Indicators”) e di divulgazione (la cosiddetta “disclosure”).

Questa analisi ha permesso di delineare un quadro della situazione in cui emerge che le società socialmente responsabili sono in grado non solo di generare rendimenti più alti, ma anche di attrarre mano d’opera più qualificata e clienti più fedeli e soddisfatti. E che la sostenibilità aiuta a creare relazioni migliori con i diversi investitori. «Tutto ciò – commentano perciò i ricercatori – suggerisce che le imprese possono adottare comportamenti sostenibili sia in ambito sociale sia ambientale senza sacrificare il benessere e la ricchezza degli azionisti».

di Elisabetta Baronio

 

A cura di ETicaNews