22 maggio 2013 – Adesso basta. Dopo anni che si è dato addosso alla finanza come concausa della crisi mondiale, cosa per altro innegabile, è ora di tornare a darle il suo giusto ruolo. O quanto meno sdoganarla e farle così ritrovare una sua dignità e un ruolo fondamentale nel processo di ripresa del sistema economico e creditizio mondiale. Come ci ha raccontato in un’illuminante intervista il professore Giorgio Fiorentini, docente di Economia e gestione delle imprese sociali all’Università Bocconi, citando il maestro Claudio Dematté, non esiste una finanza buona o cattiva, etica o speculativa: è tutta finanza, poi se la si usa bene o male è colpa della mano e della mente, geniale o perversa, che la maneggia. Il risultato? Che è venuto il momento che la finanza diventi uno strumento al servizio dell’economia e più nello specifico della società. Una finanza efficiente e soprattutto efficace da un punto di vista economico e sociale. Una finanza di tipo Socially Responsabile Investment.

Con quest’ottica ETicaNews ha deciso di attivare un osservatorio sul mondo della finanza Sri, soprattutto nella sua accezione di risparmio sostenibile. Un settore non a caso in grande crescita, come dimostrano gli ultimi dati di Assogestioni. Nell’ultimo Factbook dell’Associazione italiana del Risparmio Gestito che rappresenta le Sgr operanti in Italia, fresco di pubblicazione ad aprile 2013 e presentato dal direttore generale Fabio Galli, è sottolineato che “I principi della finanza sostenibile attraggono oggi sempre più l’attenzione degli investitori e degli operatori, e contribuiscono a dare una risposta alla ricerca di un maggiore equilibrio nelle proprie scelte d’investimento, aiutandoli a ottenere un ritorno positivo, stabile e sostenibile nel lungo periodo”.

E’ una finanza che arriva persino a incassare la benedizione del Papa Francesco, e che per dirla alla Stefano Montobbio, responsabile Sri di BSI, «risorge dalle proprie ceneri, ovvero da un sistema che, regola dopo regola, costruisce i propri modelli per emergere dal punto più basso della crisi (quella attuale), risolve il paradosso di credibilità che azzera l’utilità di scommettere sulla sostenibilità e, infine, adotta l’etica come uno standard». Al punto di arrivare a chiamarla finanza Sri 2.0.

ETicaNews analizzerà strumenti di investimento Sri, dagli indici azionari sostenibili ai fondi etici, dalle società quotate attente alla csr e dotate di rating etico ai social bond. Verificherà a che punto è la preparazione degli addetti ai lavori come i promotori e i gestori, tenendo conto che solo ora stanno partendo all’estero i primo corsi sulla finanza Sri, sviluppati da esperti nel settore, come nel caso della Us Sif Foundation, il forum Usa per gli investimenti sostenibili e responsabili, che ha lanciato nei giorni scorsi il “Centro di educazione per investimenti sostenibili”. I suoi corsi offrono una panoramica su come affrontare il tema della finanza Sri con i clienti, ampliare il proprio portafoglio di investimenti e comprendere i trend del mercato. Lo stesso centro di educazione per investimenti sostenibili cerca di rispondere alle medesime finalità: supplire al crescente bisogno di professionisti competenti nell’ambito della finanza sostenibile.

Il primo passo per ETicaNews sarà andare a verificare se e quanto si parlerà di finanza Sri al “più grande evento italiano gratuito dedicato al risparrmio gestito e al tradiing online”, l’ItForum di Rimini che si tiene domani e dopodomani al Palas di Rimini. Nel ricco programma di incontri, convegni e corsi, ci sono ben poche tracce di finanza etica. Cercheremo di scovarle sul campo.

Fabrizio Guidoni

 

A cura di ETicaNews