18 dicembre 2012 – Nomura trova una prova dell’incidenza del rating etico sul valore degli investimenti azionari e sul loro andamento. Nel dettaglio, la banca d’affari in un nuovo report conferma quanto già emerso in altre ricerche (e in precedenti analisi della stessa Nomura), e cioè che è complesso trovare una correlazione positiva tra le valutazioni Esg di un titolo e i suoi guadagni in Borsa, mentre appare tangibile la correlazione tra variazioni negative di rating Esg (downgrade) e le cadute del valore azionario. Giocando poi sulla ancora scarsa “trasparenza” del mercato su questo genere di informazioni, Nomura riesce a definire una proficua strategia “ad excludendum” di gestione del portafoglio.

Tecnicamente, gli analisti hanno considerato l’effetto su un indice dell’esclusione di titoli la cui valutazione Sg (Social e Governance) era stata declassata, monitorandolo per cinque giorni lavorativi dopo il downgrade, e hanno osservato il return spread, ovvero il differenziale di rendimento rispetto all’indice contenente i titoli bocciati. Il risultato mostra che l’esclusione regolare dei titoli retrocessi migliora la performance su tutti i mercati (globali, Paesi industrializzati e mercati emergenti).

Il fattore chiave sembra essere il gap temporale e di trasparenza tra le notizie positive e quelle negative legate alle questioni Esg. Le informazioni Esg sono abitualmente legate ai documenti contabili (i bilanci di sostenibilità) delle società o comunque a comunicazioni ufficiali delle stesse. Ergo, al momento della loro diffusione sono facilmente scontate dal mercato. È una questione diversa per i downgrade. Scrive Nomura: «Le istituzioni specializzate nella misurazione del rating etico sono in grado di rispondere rapidamente agli eventi che vanno a impattare negativamente sulle società osservate (scandali, incidenti e processi). In pratica, la loro capacità di reazione è tale da far sì che la valutazione delle aziende venga modificata al ribasso ancor prima che l’impatto degli eventi negativi si rifletta pienamente sul mercato e quindi sui valori azionari». Perciò, vendere un titolo immediatamente dopo un downgrade etico consente di anticipare il resto del mercato.

Queste “imperfezioni” del mercato hanno consentito a Nomura, prendendo a riferimento le analisi e i titoli di un paniere coperto da Ecpi, e in relazione unicamente a variazioni di rating legate a informazioni pubbliche (quindi, in teoria raggiungibili da un mercato attento), di creare due indici, uno che include i titoli retrocessi e uno che li esclude. Successivamente hanno osservato l’impatto sul “ return spread”, il differenziale di rendimento, tra le due performance. Le elaborazione ottenute attestano un incremento dello spread in tutti i mercati, confermando di fatto come l’esclusione dei titoli che hanno subìto un downgrade possa portare a un miglioramento delle performance.

Rosaria Barrile

 

A cura di ETicaNews