15/05/2014 – Ore 16:25

Il PIL del primo trimestre 2014, comunicato stamattina, ha registrato un calo dello 0,1% rispetto al trimestre precedente e dello 0,5% se confrontato con lo stesso periodo di un anno fa.

Questo dato ha scioccato gli addetti ai lavori che si aspettavano una crescita dello 0,2% rispetto all’ultimo trimestre del 2013 e una contrazione dello 0,1% su base annua.

Occorre precisare, per lenire la “bruttezza” del dato, che parte del declino sequenziale si spiega con il fatto che il primo trimestre di quest’anno ha avuto 1 giorno lavorativo in meno rispetto ai periodi utilizzati per il confronto.

Se vogliamo però comprendere meglio le ragioni della contrazione dobbiamo necessariamente attendere lo spaccato delle singole voci che contribuiscono al PIL (qualche settimana).

Tra le ipotesi che si possono formulare c’è quella di una ricaduta negativa su alcune componenti volatili dovuta all’euro forte.

Paradossalmente, scandagliando le singole voci si potrebbe scoprire che c’è stato addirittura un qualche timido segnale di recupero della domanda interna, la componente più debole del Pil degli ultimi anni.

Nel complesso, non possiamo tuttavia negare che si tratti di un brutto dato in grado di spiazzare anche le attese più prudenti e che soprattutto si confronta con un +0,8% di crescita trimestre su trimestre della Germania.

Sappiamo però che la BCE sta monitorando con molta attenzione lo scenario ed è pronta a un intervento eccezionale già a giugno.

Vista la situazione critica non c’è dunque motivo per rinviarlo.

A cura di Websim