30 ottobre 2013 – In occasione della Conferenza Internazionale “Efficienza energetica per una nuova crescita. Le sfide per un’energia accessibile, sicura e sostenibile”, organizzata dalla Fondazione Centro Studi Enel, è stato presentato il report “Stato e Prospettive dell’Efficienza Energetica in Italia”, sviluppato da Energy & Strategy Group (ESG) del Politecnico di Milano in collaborazione con la Fondazione Centro Studi Enel.

Lo studio presentato sottolinea come l’impatto economico sul sistema Paese delle misure di efficienza energetica sarebbe davvero rilevante: da oggi al 2020, nella migliore delle ipotesi, grazie all’efficienza energetica si potrebbe ottenere una crescita del Pil compresa tra il 2% e il 4% all’anno. L’impatto occupazionale stimato potrebbe arrivare fino a 460.000 unità lavorative annue, con una spinta alla ripresa dell’attività industriale e un effetto volano su tutta la filiera. Sempre al 2020, si prevede la possibilità di una riduzione annua dei consumi finali di energia a regime fino a 288 TWh, cioè il 18% del totale. Da tutto questo deriverebbero anche significativi benefici ambientali, ci sarebbe un netto miglioramento della qualità dell ‘aria, con una forte riduzione delle emissioni inquinanti locali e tra i 50 e i 72 milioni di tonnellate di CO2.

Tuttavia, rendere operative le strategie di efficienza energetica non è sempre così semplice. Si riscontrano, infatti, barriere di varia natura: culturali, economiche, regolatorie e di tipo tecnologico. Anche se, il principale vincolo allo sviluppo del potenziale di efficienza energetica non sembra essere di carattere economico, ma culturale e normativo.

Fonte: Comunicato stampa Enel e Repubblica, 30/10/2013