8 maggio 2015 – Secondo uno studio della Commissione Europea, da qui al 2020, se gli Stati membri si impegnassero a raggiungere gli obiettivi per l’efficienza energetica fissati dall’UE, si verificherebbero ricadute occupazionali ed economiche importanti, infatti si potrebbero guadagnare 300 miliardi di euro l’anno e creare 20 milioni di posti di lavoro, nonchè rendere più efficienti edifici, città e mezzi di trasporto. In Italia nel 2020 si potrebbero ricavare risparmi per 12 miliardi di euro all’anno, soltanto intervenendo sul settore residenziale.
Il patrimonio edilizio in cui vivono gli europei è generalmente inefficiente, con un 35% degli edifici che hanno più di 50 anni e un tasso di ristrutturazioni annuo molto basso. L’Europa corre ai ripari e cerca soluzioni. Nel 2030 a ogni punto percentuale di risparmio energetico conseguito in Europa corrisponderebbe una riduzione dei prezzi del gas e della benzina. Questo decremento avrebbe come conseguenza una minore importazione di gas. La dipendenza dell’Europa dal gas extracomunitario si ridurrebbe del 2,6%. Se la situazione resta invariata invece, l’Europa non soltanto si troverà a pagare 100 miliardi di euro all’anno, ma non potrà garantire alla popolazione condizioni di vita ottimali.
Il WWF e Unicredit partecipano come advisor ai tre progetti europei targati Ue in tema di efficienza energetica (Trust Epc South, Remourban e R2 Cities), tramite la joint venture Officinæ Verdi, per un volume di finanziamenti complessivo di circa 39 milioni di euro. Il progetto Trust Epc South nasce per sostenere il processo creditizio (con un fondo di 2 milioni di euro destinato a incrementare i livelli di efficienza energetica del settore terziario); Remourban per il rinnovamento urbano (l’UE ha stanziato 22 milioni di euro), R2 Cities punta a ridurre i consumi energetici nell’edilizia residenziale pubblica con interventi in tre città europee: Valladolid,Kartal e Genova, per ridurre i consumi del 60% negli alloggi pubblici.