14 settembre 2012 – È rimasta stabile, rispetto all’anno scorso, la presenza delle società italiane nell’indice sulla sostenibilità elaborato ogni anno da S&P Dow Jones in collaborazione con la società di asset management Sam. La lista delle italiane incluse nel paniere delle 340 aziende che fanno parte del Dow Jones Sustainability Index mondiale, comprende solo 13 società, tutte “big” di Piazza Affari: Eni, nel settore “oil and gas”; Enel, Snam,Terna in quello delle utilities; Atlantia, Fiat spa, Fiat Industriai, Pirelli e Finmeccanica tra le industriali e Telecom Italia nel campo delle tlc.

La quota italiana nel Dow Jones Sustainability World Index è appena del 2,1 per cento, al dodicesimo posto di una classifica che comprende soprattutto società americane (sono il 29,56% del totale), britanniche (17,43%), svizzere (8,8%), tedesche (7,55%) e francesi (6,79%). Il paniere mondiale comprende 340 aziende selezionate in una lista di 2500, mentre quello europeo ne comprende 166 su un totale di 600. A livello di settori, la presenza maggiore è quella della finanza da cui proviene il 19,73% delle società dell’indice. Segue quello farmaceutico (13,8%), beni di consumo (13,38%), industriali (12,56%) e tecnologia (10,24%).

Fonte: Il Sole 24 Ore

 

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