13 febbraio 2014 – Misurare con un voto quanto è sostenibile da un punto di vista ambientale la supply chain, ovvero la catena dei fornitori, di un’azienda è un’esigenza forte per i consumatori e gli investitori etici, ma anche per le società stesse. Tuttavia non è certo ancora un compito facile. Tutt’altro. Finalmente, però, è arrivata una soluzione: il Supplier Climate Performance Leadership Index (SCPLI). Di cosa si tratta? E’ un indicatore, e in quanto tale anche uno strumento quantitativo, costruito per fornire una valutazione e un termine di confronto per la supply chain voluto da FirstCarbon Solutions (FCS), società pioniera nelle soluzioni aziendali ambientali e di sostenibilità, e da Carbon Disclosure Project (CDP), la principale Ong al mondo che fornisce l’unico sistema globale per le aziende e le città per misurare, divulgare, gestire e condividere le informazioni ambientali di vitale importanza. Di cui sono membri anche le italiane Eni e Fiat.

Come funziona? Compilato da FCS per conto di CDP, l’indice si basa sui dati relativi alle catene di approvvigionamento composte da complessive 2.868 aziende fornitrici, idonei a rivelare cambiamenti climatici riconducibili alle 79 società che hanno deciso di essere membri attivi nella CDP e che rappresentano un potere di spesa complessivo di circa 1.150 miliardi di dollari. Tutte le 79 società dimostrano strategie climatiche forti e trasparenti e programmi di riduzione delle emissioni e l’indice ha l’obiettivo di individuare il 3% migliore di tutte le società che le fanno da fornitori. In sostanza, con il lancio del Supplier Climate Performance Leadership Index, FCS e CDP individuano il top dei fornitori che si sono impegnati ad integrare i programmi di resilienza climatici nelle loro strategie di business globali che portano ad efficienze operative senza precedenti, risparmio sui costi, opportunità di guadagno e impatto positivo sul pianeta.

L’introduzione di un indice di leadership nelle prestazioni dei fornitori all’interno del programma di supply chain di CDP fornirà utili e illuminanti esempi di best practice. Un modello sempre più richiesto dalle grandi multinazionali, come tutte quelle comprese nella CDP che chiedono ai loro fornitori di agire sulla loro capacità di mitigare i rischi del cambiamento climatico. Con l’arrivo del Supplier Climate Performance Leadership Index i fornitori non possono più nascondersi: devono migliorare i loro livelli di sostenibilità per differenziarsi dai loro concorrenti. Altrimenti perderanno sempre più lavoro.

A cura di ETicaNews