27 febbraio 2013 – Arriva il primo indice Esg per i Paesi emergenti. Il 21 febbraio il Dow Jones ha lanciato quello che ha definito il primo indice che misura la performance di sostenibilità di società dei mercati emergenti. Il Dow Jones Sustainability Emerging Markets Index (DJSI Emerging Markets) comprende 69 “sustainability champions” di dodici Paesi diversi: Brasile, Cile, Cina, Colombia, Repubblica Ceca, Egitto, Ungheria, India, Indonesia, Malesia, Messico, Marocco, Perù, Filippine, Polonia, Russia, Africa del Sud, Taiwan, Thailandia e Turchia.

L’indice ha una capitalizzazione di mercato di oltre 680 miliardi di dollari. Le top holding sono Taiwan Semiconductor Manufacturing, Industrial & Commercial Bank of China, China Mobile, Itau Unibanco e Petroleo Brasileiro.

L’indice è costruito sulla linea degli altri indici di sostenibilità del Dj e si basa sul Corporate Sustainability Assessment (CSA) annuale di RobecoSAM, che valuta la performance delle società sulla base dei criteri economici, ambientali e sociali, e include soltanto società considerate leader nel loro settore in termini di sostenibilità. Tra i criteri utilizzati, RobecoSAM ha identificato quello dell’efficienza dell’utilizzo delle risorse. La metodologia valuta anche le strategie focalizzata sul cambiamento climatico, il consumo di energia, lo sviluppo delle risorse umane e la corporate governance.

Le società incluse si aspettano che l’indice aiuterà a stimolare gli investimenti nelle imprese green e faciliterà gli investitori green a monitorare le performance di società chiave dei mercati emergenti. Per RobecoSAM, i mercati emergenti ormai sono diventati maturi abbastanza per avere un benchmark regionale della sostenibilità.

Il DJSI Emerging Markets si aggiunge agli altri indici di sostenibilità del Dow Jones : il World (primo a essere lanciato nel 1999), North America, Europe, Asia Pacific e Korea.

Fausta Chiesa

 

A cura di ETicaNews