25 febbraio 2013 – Il Forum della Finanza Sostenibile accelera nella sua strada verso lo sdoganamento dell’investimento socialmente responsabile presso il grande pubblico, tenendo fede così alla promessa fatta a giugno del 2012 in occasione della prima Settimana Sri in Italia. Sono infatti state aperte le candidature per la prima edizione del Premio per l’Investitore Sostenibile dell’Anno.

L’obiettivo è appunto quello di aprire a tutto l’universo degli investitori la finanza Sri (detta anche Esg), un argomento ben poco conosciuto e in ogni caso percepito come affare per iniziati, per super-esperti, e non per il grande pubblico retail.

Il Premio per l’investitore istituzionale sostenibile dell’anno, lanciato al termine della Settimana Sri insieme alla sottoscrizione della Carta dell’Investimento Sostenibile e Responsabile da parte dei vertici di Abi, Ania, Assogestioni e FeBaf, rappresenta un’importante sfida per stimolare un progressivo impegno della comunità finanziaria italiana verso la responsabilità sociale.

Sono sei le categorie ammesse a concorrere: forme di previdenza complementare, casse di previdenza professionali, fondazioni (di qualunque emanazione), compagnie di assicurazione, enti religiosi e non profit ed imprese (ma solo nell’ambito dell’attività di gestione del patrimonio mobiliare di competenza). Le iniziative candidate e premiabili saranno monitorate nel periodo dal 1 giugno 2012 al 1 giugno 2013 dalla Segreteria del Ffs, attraverso un Osservatorio appositamente istituito; sarà inoltre possibile inviare candidature spontanee a mezzo e-mail compilando l’apposita scheda d’iscrizione.

La Carta dell’investimento sostenibile e responsabile fissa dei principi generali a cui ogni investitore dovrà ora guardare. Anzi, di più: come già spiegato da ETicaNews a ogni investitore si potrà legittimamente chiedere, e in un certo senso anche imporre, di confrontarsi coi principi esposti nella Carta e di spiegare se e come li integra nel proprio operato. Nella Carta si dice ad esempio che nell’attività finanziaria «non si dovrebbe prescindere da valutazioni che includano ambiti diversi da quello strettamente finanziario», che si ritiene opportuno promuovere la «ricerca di un equilibrio tra le dimensioni sociali, economiche ed ambientali nelle scelte di investimento» e che c’è il «riconoscimento da parte dell’industria finanziaria dell’elevato valore sociale dei principi in essa contenuti». Il modo in cui un investitore si porrà di fronte a queste dichiarazioni di principio, ovviamente non a parole ma nei fatti, nelle strategie, nei comportamenti e nei risultati, sarà un metro importante di valutazione della sua intenzione di operare secondo principi di responsabilità e sostenibilità.

La valutazione delle iniziative emerse nel corso dell’intera durata del Premio e la decisione finale sul vincitore spetteranno ad una giuria di cinque esperti, selezionati per la loro autorevolezza ed indipendenza. La Giuria della prima edizione del Premio è così composta: Alessandra Franzosi (Institutional Investors & Markets Analysis, Borsa Italiana – LSE Group), Paolo Garonna (Segretario Generale, FeBAF), Marco Lo Conte (Giornalista, Il Sole 24 Ore), Mauro Maré (Presidente, Mefop), Francois Passant (Direttore Esecutivo, Eurosif).

 

A cura di ETicaNews