10 dicembre 2012 – Campagne promozionali pubbliche ad ampio raggio e incremento dei prodotti ecocertificabili. L’Ue rilancia l’Ecolabel, il marchio comunitario che certifica i beni a ridotto impatto ambientale, e lo fa con due interventi a stretta distanza tra loro: l’adozione della nuova «Guida sulla prevenzione della produzione dei rifiuti», che gli stati UE dovranno porre alla base dei loro programmi nazionali, e la parallela determinazione di nuovi criteri ecologici che portano a oltre 30 le categorie di beni griffabili con l’ecomarchio.

La nuova strategia Ue sui rifiuti

La centralità dei prodotti Ecolabel nel ciclo dei rifiuti è dall’UE riaffermata innanzitutto con il «Waste prevention programme», messo a punto dall’esecutivo comunitario sulla base dell’articolo 29 della direttiva madre in materia di rifiuti (la 2008/98/ Ce) e pubblicato a ottobre scorso. In base al documento Ue, che l’Italia dovrà porre alla base del proprio «programma nazionale sui rifiuti» entro il 31 dicembre 2012 (e poi di quelli regionali entro il successivo 12 dicembre 2013, come impongono gli articoli 188 e 199 del digs 152/2006), la diffusione dei prodotti Ecolabel contribuirà in modo sostanziale alla riduzione della produzione dei rifiuti poiché si tratta di beni «per definizione» rispettosi dei criteri ambientali comunitari quali la massima efficienza dei materiali, la limitazione nell’utilizzo di imballaggi e sostanze inquinanti, l’alta riciclabilità delle loro componenti.

di Vincenzo Dragami – Italia Oggi

 

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