Il Consiglio dei Ministri approva la Strategia Energetica Nazionale. Una bella notizia per le rinnovabili di Piazza Affari …

Il Ministro dello Sviluppo Economico, Corrado Passera, ha annunciato che oggi presenterà al Consiglio dei Ministri la Strategia Energetica Nazionale (SEN).

Il documento, che alleghiamo in bozza, sarà aperto alle consultazioni a tutti per circa 2 mesi. Le linee guida della strategia sono le seguenti:

Efficienza energetica;
Sviluppo dell’Hub del Gas sub-europeo;
Promozione dello sviluppo di rigassificatori, gasdotti di importazione e strutture di stoccaggio;
Separazione proprietaria di Snam (già avvenuta);
Borsa del Gas;
Sviluppo sostenibile delle energie rinnovabili;
Rilancio della produzione nazionale di idrocarburi.

La realizzazione della Strategia consentirà, secondo il Governo, un’evoluzione del sistema graduale ma significativa, con i seguenti risultati attesi al 2020: -15 miliardi di euro/anno di fattura energetica estera (rispetto ai 62 miliardi attuali), con la riduzione dall’82 al 65% della dipendenza dall’estero, grazie a efficienza energetica, aumento rinnovabili, maggiore produzione nazionale di idrocarburi e minore importazione di elettricità; 180 miliardi di euro di investimenti da qui al 2020, sia nella green e white economy (rinnovabili e efficienza energetica), sia nei settori tradizionali (reti elettriche e gas, rigassificatori, stoccaggi, sviluppo idrocarburi); -19% di emissioni di gas serra, superando gli obiettivi europei per l’Italia pari al 18% di riduzione rispetto alle emissioni del 1990;

la notizia è positiva in quanto si tratta del primo provvedimento di carattere strategico programmatorio in materia di energia da circa 25 anni. L’ultimo piano energetico nazionale risale al 1988. Nel 1991 vennero definite le norme per la sua attuazione in materia di risparmio energetico e di sviluppo delle fonti rinnovabili. Tuttavia nello stesso periodo fu stabilito che fossero le Regioni a predisporre i piani energetici regionali, vanificando in tal modo la possibilità di una pianificazione a livello nazionale. Ad oggi solo 4 Regioni hanno deliberato un proprio Piano Energetico. Anche per questo motivo Il Consiglio dei ministri ha approvato lo scorso 9 ottobre un disegno di legge costituzionale di riforma del Titolo V della Costituzione che inserisce nel campo della legislazione esclusiva dello Stato la produzione, il trasporto e la distribuzione nazionale dell’energia.

Il percorso per una definitiva approvazione e la successiva attuazione della SEN non sarà comunque nè rapido nè facile. Ragion per cui è difficile ipotizzare ora quali saranno i settori maggiormente impattati e le società di Piazza Affari favorite.

Il newslfow è comunque positivo per TerniEnergia [TRNI.MI] e Kinexia ][KINX.MI] che hanno recentemente approvato un piano industriale focalizzato sulla green economy ovvero il recupero di materia (anche finalizzata alla produzione di energia) e il risparmio energetico.

 

A cura dell’Ufficio Studi di Websim