6 marzo 2013 – L’illusione è durata poco. Troppo poco. Mentre la Svizzera con un semplice, ma dall’esito immediato, referendum approva i tetti agli stipendi di manager, l’Unione Europea non riesce a portare avanti il progetto di limitare i superbonus dei banchieri di cui settimana scorsa era stato sbandierato a Bruxelles l’intesa preliminare raggiunta da Parlamento e Commissione Ue. La fumata nera è arrivata ieri dall’Ecofin, la riunione dei ministri delle Finanze e dell’Economia dei Paesi membri dell’Unione.

La Presidenza irlandese ha preferito posticipare la decisione finale. La ragione: tutelare la coesione tra i 27 stati membri evitando nuove divisioni. “La presidenza ha ottenuto in questa riunione il risultato che si aspettava” ha cercato di gettare acqua sul fuoco Michael Noonan, ministro delle Finanze irlandese, che ha aggiunto: “Lo spazio per future discussioni è ridotto e tutto dipende, ovviamente, dalla buona volontà della Commissione e del Parlamento”.

A creare problemi è, manco a dirlo, l’opposizione britannica alla drastica riduzione dei bonus bancari. Londra chiede che venga rivista in modo sostanziale. Ma Bruxelles non sembra intenzionata a tornare sui suoi passi. I maggiori istituti del Regno Unito stanno infatti valutando l’ipotesi di promuovere un’azione legale contro l’Unione Europea sulle norme per mettere un tetto ai bonus. Come ricorda La Repubblica, i colpo di mano della City, secondo quanto scrive il Financial Times, si sarebbe al momento concretizzato con la richiesta da parte delle banche di una consulenza legale, secondo cui il proposto stop ai bonus che superano il salario contravviene la legge europea perchè viola il trattato che vieta la regolamentazione dei salari negli Stati membri. Secondo lo studio legale Shearman & Sterling, inoltre, non solo ci sarebbe una violazione dei dettami comunitari, ma lo stop ai bonus potrebbe violare le costituzioni in alcuni stati membri, quali Austria, Germania e Polonia.

Di contro ci sono le parole del Commissario Ue Michel Barnier:“E’ finito il tempo dell’irresponsabilità. Basta con i bonus illimitati pagati ai banchieri, certi banchieri, il cui compenso aumenta al crescere dei rischi. Basta così. E’ finita”. Bruxelles punta ad arrivare a un accordo già entro la fine marzo. Basilea III, il pacchetto di norme contenente i nuovi criteri patrimoniali e il tetto ai bonus bancari, per la cui approvazione è sufficiente la sola maggioranza, potrebbe entrare in vigore da gennaio 2014.

 

A cura di ETicaNews