Milano, 21 Aprile 2015

La Banca Mondiale scende in campo per contenere l’innalzamento delle temperature globali, il presidente Jim Yong Kim si è detto pronto a porre fine ai sussidi per i combustibili fossili.

Il World Energy Outlook 2014 (a cura dell’Internacional Energy Agency) evidenzia che gli incentivi a carbone, gas e petrolio, ammontavano nel 2013 a 550 miliardi di dollari. Inoltre, vanno considerati i danni ambientali, sanitari e sociali prodotti dalle fossili, con i quali si arrriva a 1.900 miliardi di dollari, ovvero circa il 2,5% del PIL globale. L’obiettivo della Banca Mondiale è quello di incrementare gli investimenti nell’efficienza energetica e adottare misure per rendere l’agricoltura più verde. Il prossimo passo sarà l’introduzione di una carbon tax, questa misura stimolerebbe la ricerca e lo sviluppo di tecnologie pulite per la produzione industriale. Secondo Kim, i cambiamenti climatici impattano maggiormente sui Paesi più poveri, infatti i disastri climatici hanno causano notevoli danni, soprattutto in Africa e nel Sud-Est Asiatico. A dicembre è in programma, a Parigi, la conferenza mondiale sul clima, la Banca Mondiale chiederà anche l’istituzione di un fondo per i Paesi Poveri di 100 miliardi di dollari per finanziare programmi di adattamento e mitigazione del riscaldamento globale.