5 febbraio 2013 – Sosterrà iniziative per la riduzione dei gas serra dall’Africa all’Asia, promuovendo uso delle energie rinnovabili, efficienza energetica e un utilizzo razionale dei mezzi di trasporto. È questo l’obiettivo del Danish Climate Investment Fund (Kif) nato su iniziativa del governo danese. A gestire il fondo sarà l’Investment Fund for Developing Countries (Ifu) che dal 1967 opera come advisor pubblico di aziende danesi. Non solo, l’Ifu è uno dei due soggetti pubblici (l’altro è il governo danese) che figura tra gli investitori del Danish Climate Fund. Ai denari statali si aggiungono le risorse private provenienti da quattro fondi danesi, uno è il big PensionDanmark, fondo pensione che gestisce asset per 16 miliardi di euro. Gli investitori hanno finanziato le casse del Danish Climate Fund per complessivi 160 milioni di euro. Dal fondo, come riporta Reuters, «ci si attende un guadagno annuo del 12%». L’interesse del Danish Climate Fund non è solo quello di aiutare le comunità a combattere i cambiamenti climatici, ma anche di esportare la tecnologia e il know-how danesi. Questo significa che il fondo finanzierà solo progetti in cui, si legge ancora sul portale dell’investitore PensionDenmark, «un partner danese deve co-investire o partecipare come fornitore di apparecchiature o tecnologia».

A cura di ETicaNews