3 giugno 2014 – Maggiore trasparenza sulle remunerazioni e compensi variabili vincolati alle performance ambientali. Sono queste le richieste principali avanzate da Etica Sgr, che lo scorso 27 maggio è intervenuta in veste di azionista attivo, per il terzo anno consecutivo, all’assemblea dei soci di Terna.

Francesca Colombo, responsabile dell’Area Ricerca di Etica Sgr, ha sottolineato come, malgrado il costante impegno dimostrato dall’azienda in termini di responsabilità sociale, nella Relazione sulla Remunerazione 2013 della società, mancassero alcuni indicatori esplicativi, soprattutto in rapporto alla componente variabile. Passi indietro che si estendono, in generale, alla presentazione delle varie informazioni raccolte nel documento, meno dettagliate rispetto alla Relazione sulla Remunerazione 2012.

L’osservazione è stata accompagnata da una proposta: «Le componenti variabili della remunerazione – ha aggiunto Colombo rivolgendosi all’assemblea, presieduta da Luigi Roth – dovrebbero essere legate anche ad indicatori di tipo socio-ambientale». Un’idea, quella di introdurre obiettivi legati alle performance ambientali, che «Terna prenderà in considerazione», ha risposto Roth.

Maggiori dettagli sono stati richiesti da Etica Sgr anche riguardo alla forbice salariale di Terna, ovvero al rapporto tra lo stipendio dell’amministratore delegato – ruolo ricoperto nel 2013 da Flavio Cattaneo – e la retribuzione media dei dipendenti della società. La risposta, giunta in assemblea, è che i due termini di paragone si differenziano per un rapporto di uno a ventinove.

Tra i punti all’ordine del giorno, l’approvazione del bilancio d’esercizio 2013 di Terna, la locazione degli utili, la politica sulla remunerazione, e la nomina per il triennio 2013-2016 del nuovo consiglio di amministrazione e del collegio sindacale.

Il bilancio 2013, che è stato approvato dagli azionisti, è stato chiuso con un utile netto di 514 milioni di euro, più che raddoppiato rispetto al livello di nove anni fa, e con un +5% dei ricavi rispetto all’esercizio 2012. L’assemblea ha inoltre deliberato di assegnare un dividendo di 20 centesimi di euro per azione.

Etica Sgr è intervenuta anche in riferimento alla destinazione dell’utile di esercizio. Colombo ha osservato, infatti, che sarebbe stata auspicabile una maggiore attenzione tra utili accantonati in azienda e utili distribuiti agli azionisti sotto forma di dividendo. Negli ultimi tre anni, ha affermato Colombo, il pay-out ratio, ovvero il rapporto fra dividendi distribuiti agli azionisti e utili netti d’esercizio, ha subito un trend decrescente, e allo stesso tempo il livello di indebitamento di Terna nel 2013 è cresciuto rispetto all’anno precedente. Etica Sgr ha fatto presente che sarebbe stato «preferibile un maggiore accantonamento, con un pay-out ratio ancora inferiore, in vista degli investimenti programmati per i prossimi cinque anni».

Per questa ragione, Etica Sgr ha votato contro i punti relativi alla locazione dell’utile e dei dividendi e alla politica sulla remunerazione.

Non è mancato tuttavia l’apprezzamento, da parte di Etica Sgr, per il livello estremamente positivo raggiunto da Terna nella rendicontazione socio-ambientale, che quest’anno si riconferma, come l’anno passato, di livello A+, il massimo previsto dagli standard Gri.

L’azienda ha presentato per il 2013 anche un primo esperimento di bilancio integrato, un passo valutato molto positivamente in termini di responsabilità sociale. Esaudita la richiesta avanzata da Etica Sgr durante l’assemblea dei soci dell’anno passato di rendere noto il bilancio di sostenibilità prima dell’assemblea: il documento è stato, infatti, pubblicato con largo anticipo sul sito Web della società.

Etica Sgr ha suggerito a Terna, che già aderisce alle iniziative del Carbon Disclosure Project sul Climate Change, di estendere il suo impegno aderendo al questionario Water, che riguarda l‘utilizzo responsabile delle risorse idriche. La società si è anche augurata che Terna voglia riservare un’attenzione sempre maggiore nella selezione dei fornitori anche da un punto di vista socio-ambientale.

«La nostra campagna di azionariato attivo vuole presentare critiche costruttive – ha spiegato a ETicaNews Colombo -, offrire spunti di miglioramento a vantaggio non solo dell’azienda, ma anche di tutti i portatori di interesse dell’impresa, dai fornitori ai clienti».

Sia i membri del rinnovato consiglio di amministrazione sia quelli del collegio sindacale sono stati scelti tra i nomi delle due liste presentate, la prima proposta dalla Cassa depositi e prestiti, azionista di maggioranza, e la seconda dagli azionisti di minoranza, che includevano, oltre ad Etica Sgr, altre società di gestione del risparmio e investitori istituzionali. Nominati per il cda, Catia Bastioli, Matteo Del Fante, Simona Camerano, Carlo Gandolfo Cerami, Fabio Corsico, Stefano Saglia (della lista dell’azionista di maggioranza), Cesare Calari, Gabriella Porcelli e Luca Dal Fabbro (della lista dei piccoli azionisti). La presidenza della società è stata affidata dall’assemblea a Catia Bastioli. Lo stesso giorno, durante la prima riunione del Consiglio di amministrazione, Matteo Del Fante è stato nominato all’unanimità amministratore delegato e direttore generale della società.

Come già avvenuto per Eni e Finmeccanica, l’assemblea di Terna ha infine bocciato la proposta, avanzata dalla Cassa depositi e prestiti, in merito a cause di ineleggibilità o decadenza degli amministratori e requisiti di onorabilità. Voluta dall’ex ministro dell’Economia Fabrizio Saccomanni, la clausola prevede l’ineleggibilità o la decadenza del mandato per una serie di reati, soprattutto di carattere societario.

Sara Bicchierini

A cura di ETicaNews