2 dicembre 2012 – Portato dal governo al summit di Rio come esempio di eccellenza italiana, il consorzio Conai, in 15 anni di lavoro, è riuscito a piazzare l’Italia tra i 10 paesi Ue più virtuosi nello smaltimento « intelligente» dei rifiuti di imballaggio (ma con i costi inferiori) e a superare gli obiettivi europei.

Grazie al Conai, infatti, ricicliamo il 65% degli 11 milioni di tonnellate di imballaggi immessi sul mercato (contro un obiettivo del 55%) e comunque a recuperare, con la termovalorizzazione e abbattendo la discarica, il 75% del totale, contro il 60% del tetto europeo.

E’ un consorzio privato, senza fini di lucro, che si finanzia attraverso l’applicazione di un contributo ambientale sugli imballaggi, cui si aggiungono i ricavi, per i Consorzi di filiera, derivanti dalla valorizzazione dei rifiuti di imballaggio.

Materiali sempre più preziosi, tanto che quest’anno la situazione economico-finanziaria dei Consorzi di filiera ha consentito a Conai di abbattere i contributi ambientali versati dalle aziende: dal 1° ottobre scorso tagli per l’acciaio (da 31 a 26 euro a tonnellata), per la carta (da 14 a 10 euro) e per la plastica (da 120 a 110 euro). Dal prossimo primo aprile, nuovo taglio per la carta da 10 a 6 euro.

Massimo Degli Esposti – QN

 

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