19 settembre 2012 – Elvio Bonollo, esponente di una nota dinastia di produttori di grappa giunta alla quarta generazione, ricorda sempre una frase che gli ripeteva suo nonno Umberto: «Bisogna valorizzare al meglio ciò che la natura ci mette a disposizione».

E’ proprio seguendo questo insegnamento che le Distillerie Bonollo di Padova, con un giro d’affari di circa 25 milioni di euro all’anno, hanno fatto da più di due lustri una scelta di campo ben precisa: liberarsi il più possibile dalla schiavitù dci combustìbili fossili che, oltre a costare parecchio, ogni giorno provocano l’immissione nell’atmosfera di tonnellate dì anidride carbonica. In effetti, nelle distillerie di Conselve (Pd) dove la Bonollo produce le sue grappe, oggi non c’è davvero alcuna miccia di combustibili fossili, fatta eccezione per il carburante utilizzato dai camion che trasportano la merce.

di Andrea Telara – Business

 

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