Milano, 27 Marzo 2015
Secondo un articolo apparso su EurActiv, diciannove Paesi dell’Unione andranno incontro a procedure di infrazione per non aver recepito, parzialmente o totalmente, la direttiva sull’efficienza energetica (Dir. 2012/27/CE), mentre soltanto nove Paesi hanno recepito la direttiva nei rispettivi ordinamenti. Italia, Malta, Cipro e Svezia hanno dichiarato di aver pienamente recepito le regole al 5 giugno 2014, ma per quanto riguarda il nostro Paese, il procedimento è viziato da numerosi errori, in tutto sono ben trentacinque i punti critici riscontrati dagli uffici di Bruxelles rispetto ai quali il Governo dovrà rispondere in sessanta giorni (a partire dal 26 febbraio 2015).
Per ora i procedimenti contro la Grecia, il Portogallo e la Slovenia sono stati avviati il mese scorso. A novembre, invece Bulgaria e Ungheria hanno ricevuto il richiamo dell’esecutivo europeo, l’ultimo passo prima della messa in mora. Un’analisi della Coalition for Energy Savings, pubblicata il 16 marzo, ha rilevato che la maggior parte degli Stati membri non ha presentato piani credibili per rispettare i requisiti della direttiva, la quale chiede di risparmiare almeno l’1,5% degli usi finali di energia l’anno. Gli unici Stati ad aver superato l’esame sono Danimarca e Irlanda.