12 marzo 2013 – I fondi pensione sono gli azionisti ideali per spingere l’Esg (Environmental, Social and Governance) nelle società quotate. E’ questo in sintesi il risultato dello studio di tre esperti degli investimenti Sri (sostenibili e responsabili), il ceo di Sam Micheal Baldinger, il professore di gestione aziendale alla Harvard Business School Robert G. Eccles, e il suo collega George Serafeim.

La conclusione deriva da un’osservazione semplice ma inequivocabile: i fondi pensione, specialmente quelli delle grandi corporate Usa, non sono soggetti alla maggior parte delle barriere e dei freni che caratterizzano i processi di scelta dei normali gestori di fondi. Essenzialmente, sono tra i pochi veri azionisti che possono vivere e ragionare in ottica di lungo termine e quindi di sostenibilità aziendale.

Tuttavia gli esperti devono anche prendere atto di una potenzialità che alla prova dei fatti non di traduce poi tanto in azionariato attivo. E’ come se i fondi pensioni Usa si mettono da soli il vincolo di ragionare in ottica di breve periodo. Insomma, non risultano poi tanto meglio delle altre tipologie di azionisti verso gli investimenti sostenibili. Il fenomeno è evidente soprattutto negli States.

Mentre i fondi pensioni corporate da un lato spingono la propria società in comportamenti sostenibili di lungo periodo in termini di Csr e supply chain, dall’altro pressano le altre aziende sui cui investono il proprio patrimonio a generare profitti in ottica di breve termine. E’ un risultato dal sapore amaro. Infatti i fondi pensione coporate Usa avrebbero una potenza di fuoco tale da poter agevolmente proporsi da driver della diffusione di un cultura di rigorose misure e di standard di reporting sulle performance Esg delle società su cui investono, in linea con quanto indicato dal nuovo Sustainability accounting standards board (Sasb). Con asset complessivi investiti per oltre 7.300 miliardi di dollari, i sottoscrittori dei fondi pensione corporate dovrebbero mettere pressione ai gestori al fine che valutino le performance Esg delle società sui cui investono, eliminando dai portafogli quelli che non hanno comportamenti sostenibili e agiscono solo in ottica di breve termine. E’ ora di cambiare questo cortocircuito. E’ ora che i sottoscrittori dei fondi pensione chiedano più ‘Esg ai propri gestori.

Fabrizio Guidoni

 

A cura di ETicaNews