13 maggio 2013 -Fondazione Cariplo rinnova il consiglio di amministrazione, sempre nel segno della presidenza di Giuseppe Guzzetti (giunto al quarto mandato), ma con un’atmosfera di cambiamento. In un periodo di crisi economica e del welfare, nel prossimo mandato che dura sei anni la Fondazione sente la responsabilità di far fronte ai problemi sociali e di alcune categorie deboli: i giovani e gli anziani.

Il maggiore ente italiano per patrimonio (6,55 miliardi il dato contabile a fine dicembre, con un valore di mercato stimato 6,08 miliardi, comunque il 4% più di un anno prima) ha modificato gli organi decisionali si avvia a una nuova stagione che potrebbe significare un cambio di paradigma. Guzzetti, infatti, ha detto che la Fondazione Cariplo punterà molto sul sostegno alla ricerca scientifica e sulla promozione di nuove imprese, riferendosi molto probabilmente alla possibilità che l’ente finanzi non soltanto enti non profit e progetti a fondo perduto, ma anche imprese appunto e business sociali, come era stato detto tra le righe in occasione della presentazione assieme a Banca Prossima di una partnership legata a un progetto di housing sociale e della piattaforma Terzo Valore.

Il nuovo cda, che ha sostituito cinque dei nove membri, è composto oltre che da Guzzetti, da Mariella Enoc (vice presidente con delega ai Rapporti con gli organi e struttura operativa della fondazione), Carlo Sangalli (vice presidente con delega ai rapporti con realtà economiche, produttive e sociali), Catia Bastioli (membro nuovo a cui è stata assegnata la delega alla Ricerca scientifica), Paola Bignardi (nuovo membro con delega ai Servizi alla persona), Sonia Maria Margherita Cantoni (nuovo membro con delega all’Ambiente), Cristian Chizzoli (nuovo membro con delega all’edilizia sociale), Rocco Corigliano (con delega alla Gestione del patrimonio) e Arnoldo Mosca Mondadori (delega all’Arte e alla Cultura).

L’organo approva la destinazione dei budget per i progetti vagliati dalla Commissione centrale di beneficenza (cosiddetta Ccb), anch’essa rinnovata a metà aprile e modificata per metà dei 40 componenti che ha tra i suoi compiti anche un’analisi dettagliata delle politiche erogative dell’ente e lo studio di nuove iniziative.

La nuova Ccb si riunirà il 9 luglio per cominciare a definire le strategie e successivamente a settembre per entrare nel merito delle strategia di investimento e per la destinazione del budget, che per il 2014 dovrebbe essere di 160 milioni, in aumento rispetto ai 140 milioni di contribuiti che nel 2013 hanno finanziato mille progetti. In autunno sarà approvato il documento programmatico e il bilancio preventivo.

Il presidente Guzzetti è stato chiaro sulle necessità: l’attenzione è per il sociale. Le nuove sfide riguardano le persone e i bisogni emergenti a causa dei tagli alla spesa pubblica e della crisi ancora presente. «Ci sono priorità che dobbiamo affrontare – ha dichiarato Guzzetti -. Il “nuovo” stato sociale è sempre di più alle prese con restrizioni che pesano sulle persone in difficoltà. Riteniamo che sia venuto il momento di organizzare uno Stato sociale non più calato dall’alto, ma necessariamente costituito dal basso, con il contributo delle comunità, ma con risorse pubbliche e private (fondazioni, welfare aziendale, terzo settore, cittadini). Alcuni problemi saranno la nostre priorità: disoccupazione giovanile, povertà delle famiglie, infanzia negata, invecchiamento della popolazione. Sul fronte della cultura, lavoreremo perché sia motore di sviluppo. La cultura può essere impresa e favorire la cittadinanza».

Fausta Chiesa

 

A cura di ETicaNews