11 marzo 2013 – Volkswagen anticipa le norme Ue in fatto di emissioni di Co2 e lancia la sfida agli altri produttori di auto. Al Salone di Ginevra la casa tedesca si è impegnata a raggiungere entro il 2020 nuovi target di efficienza dei motori, obiettivi di riduzione delle emissioni che l’Unione europea dovrebbe tradurre in norma soltanto dal prossimo giugno. Il maggior produttore di auto in Europa – che possiede anche i marchi Audi, Bentley, Bugatti, Lamborghini, Porsche, Seat e Skoda – ha dichiarato pubblicamente che la sua flotta emetterà mediamente 95 grammi di CO2 (un consumo di circa 4 litri per 100 chilometri) per chilometro entro il 2020.

Questo impegno è avvalorato anche dall’intenzione della casa tedesca di non avvalersi di alcuni “trucchi” noti come super-credits, meccanismi di calcolo delle emissioni che di fatto consente di continuare a produrre veicoli inefficienti e inquinanti a fronte della commercializzazione di veicoli elettrici. Questo piano di sviluppo tecnologico pone la casa tedesca all’avanguardia in materia di efficienza, più avanti dello stesso ministero dell’Ambiente tedesco.

«Quindici anni fa la sola automobile capace di contenere le sue emissioni entro i 95 grammi di CO2 per chilometro era un veicolo sperimentale, la Smile, prodotta da Greenpeace. Entro la fine del decennio quello standard di emissioni potrebbe essere comune a tutta l’industria automobilistica, con un risparmio per gli automobilisti di quasi 400 euro l’anno e con la possibilità di dimezzare le emissioni di gas serra provenienti dal traffico su gomma entro il 2025», ha commentato Greenpeace Italia.

Erano due anni che l’associazione ambientalista cercava di convincere Volkswagen ad ammettere che standard elevati per l’abbattimento delle emissioni sono effettivamente possibili e a impegnarsi per tradurli in realtà. I parametri di emissione che il gruppo tedesco dichiara di voler raggiungere garantiranno – nella sola Europa – il taglio di 4,5 milioni di tonnellate di CO2 nel ciclo di vita dei veicoli e un risparmio di 1,8 miliardi di litri di benzina.

La scelta della casa tedesca è anche uno stimolo forte – rivolto soprattutto ai mercati americani e cinesi – per lo sviluppo di normative più severe in materia di emissioni di gas serra. Greenpeace ha rilanciato chiedendo a Volkswagen, di combattere pubblicamente – specie in sede comunitaria europea – contro i super-credits.

 

A cura di ETicaNews