7 novembre 2012 – Il rapporto GreenItaly 2012 – realizzato con il Patrocinio dei ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo economico e con la partnership di Wired, Comieco e Fiera Milano congressi – evidenzia come la profondità degli effetti di questa crisi perdurante abbia indotto l’intero sistema economico italiano verso un radicale ripensamento del modello di sviluppo in direzione di una maggiore sostenibilità ambientale, di una maggiore innovazione, qualità ed efficienza. Tanto che quasi un’impresa su quattro (il 23,6% del totale, ovvero quasi 360mila imprese, oltre 144mila industriali con almeno un addetto e circa 214mila dei servizi con almeno un addetto) ha realizzato negli ultimi tre anni, o realizzerà entro quest’anno, investimenti in prodotti e tecnologie che assicurano un maggior risparmio energetico o un minor impatto ambientale.

«L’economia verde – secondo Claudio Gagliardi, segretario generale di Unioncamere – può rappresentare una chiave strategica per superare la crisi. Grazie a un modello di sviluppo che si fonda sui valori tradizionali dei territori e dei sistemi produttivi italiani di piccola impresa: qualità, innovazione, eco-efficienza, rispetto dell’ambiente. Una ricetta che oggi dimostra di saper sposare i valori etici alla competitività e che ha il grande merito di favorire la coesione tra i territori. Una coesione che coinvolge migliaia di piccole e medie imprese, sempre più spesso operanti in rete tra loro, nel dare vita a questo che è ormai un vero e proprio “laboratorio verde” dell’Italia di domani».

di Francesca Biffi

 

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