Nel corso del convegno “Gli impatti della finanza sul climate change”, organizzato da Etica Sgr e BPER Banca all’Expo (14 ottobre 2015) sono stati approfondite le principali tematiche relative ai rischi finanziari e ambientali derivanti dagli investimenti in energie convenzionali, in particolare dalla produzione del petrolio, negli ultimi anni prodotto anche dai frammenti di rocce di scisto bituminoso, una pratica fortemente contestata dagli ambientalisti.

Il contributo attivo che il mondo finanziario può fornire nel costruire un futuro low carbon è stato il filo conduttore della discussione che ha sottolineato l’importanza delle misurazione dell’impronta di carbonio dei portafogli finanziari anche in un’ottica di continua diminuzione degli impatti reali sulla sostenibilità ambientale e sociale. Paolo Capelli, Responsabile Risk Management di Etica Sgr,  durante l’intervento ha evidenziato la rilevanza della componente climatica nella gestione del rischio di portafoglio, rimarcando quanto l’analisi ESG (environment, social e corporate governance), tipica di un fondo etico, contribuisca positivamente a migliorare il controllo del rischio finanziario.