L’Agenzia delle Entrate ha accolto la richiesta dell’Anie (federazione imprese elettroniche ed elettrotecniche) di estendere anche agli impianti fotovoltaici i benefici fiscali relativi agli interventi di ristrutturazione edilizia ed in particolare quelli finalizzati a conseguire risparmio energetico.

Lo sconto fiscale è del 50% per le spese sostenute e pagate entro il 30 giugno e del 36% per il periodo successivo.

La condizione posta dal fisco è che l’impianto sia collocato direttamente al servizio dell’abitazione dell’utente.

Da notare che il Ministero dello Sviluppo Economico ha chiarito che la realizzazione dell’impianto comporta di per sè un miglioramento della prestazione energetica dell’edificio e quindi non sarà necessario produrre alcuna certificazione, con effetti positivi in termini di semplificazione e riduzione degli oneri.

Una boccata d’ossigeno per il settore dei produttori di moduli e per gli installatori di sistemi che vedono così aprirsi un mercato molto interessante sinora ad appannaggio esclusivo del solare termico.

La detrazione del 36% di fatto rende vantaggiosa l’installazione anche senza incentivi per la produzione di energia (feed-in), aprendo la strada alla diffusione di impianti realizzati in “parità di rete” che secondo le stime contenute in un recente studio di Ubs vale circa 43 gigawattora di potenza istallata entro i prossimi 5 anni tra Italia, Germania e Spagna.

Le società più impattate positivamente, quotate in Italia, sono Kinexia [KINX.MI] e EEMS [EEMS.MI], entrambe nel segmento della produzione e installazione di impianti fotovoltaici di taglia domestica ovvero quelli che possono beneficiare dei nuovi incentivi fiscali.

 

A cura dell’Ufficio Studi di Websim